Comunità energetiche rinnovabili, verso il via: i principali vantaggi

-
05/07/2023

Il governo italiano si prepara ad avviare le comunità energetiche rinnovabili, legate al Pnrr, con approvazione prevista a breve. Saranno offerti finanziamenti, tariffe agevolate e si mira a creare fino a 20.000 comunità entro il 2026.

comunita-energetiche-rinnovabili-verso-il-via-i-principali-vantaggi

Le comunità energetiche rinnovabili in Italia, legate al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), si preparano per il loro avvio. Secondo il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, l’approvazione da parte di Bruxelles è prevista entro le prossime settimane, entro la fine di questo mese.

A settembre, verranno attuati gli incentivi e avviati i progetti in tutto il Paese, offrendo la possibilità ad imprese, enti pubblici, associazioni e condomini di unirsi per produrre e consumare energia elettrica da fonti rinnovabili come il fotovoltaico, l’eolico, l’idroelettrico, il biometano o il biogas.

Approvazione imminente e benefici economici

comunita-energetiche-rinnovabili-verso-il-via-i-principali-vantaggi1

Il governo italiano mira a creare fino a 20.000 comunità entro il 2026, coinvolgendo le principali società energetiche che avvieranno i primi progetti nei prossimi mesi in tutto il Paese. Dopo mesi di ritardo, l’approvazione della Commissione europea è attesa a breve.

Una volta firmato il testo del decreto, che stabilisce le regole per i nuovi impianti e introduce anche i contributi a fondo perduto, il Gestore dei servizi energetici (GSE) avrà 60 giorni per aprire lo sportello online per la presentazione delle richieste.

Finanziamenti e tariffe agevolate per le comunità energetiche

comunita-energetiche-rinnovabili-verso-il-via-i-principali-vantaggi2

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) prevede inizialmente un finanziamento di 2,2 miliardi di euro per le comunità energetiche con una potenza massima di 1 megawatt, limitate ai comuni con meno di 5.000 abitanti. Questi finanziamenti copriranno fino al 40% dei costi di realizzazione o potenziamento degli impianti. Inoltre, tutte le comunità energetiche, comprese quelle già avviate, potranno beneficiare di tariffe agevolate, cumulabili con i contributi a fondo perduto.

Sarà necessario presentare una richiesta al Gestore dei servizi energetici (GSE), il quale stabilirà un prezzo fisso compreso tra i 60 e gli 80 euro al megawattora, oltre a una componente variabile che potrà arrivare fino a un massimo di 130 euro al megawattora.