Costruzione sostenibile: i pannelli solari termici per pompe di calore
TABSOLAR rappresenta una soluzione innovativa e attraente per la transizione energetica, fornendo un’alternativa ai tradizionali sistemi di riscaldamento e raffreddamento e un ulteriore passo verso un futuro sostenibile. Scopriamo insieme di cosa si tratta.
Il mercato delle pompe di calore sta crescendo a un ritmo costante in Europa, con circa 3 milioni di unità vendute solo lo scorso anno. Tuttavia, non tutte le abitazioni hanno lo spazio sufficiente per installare un’unità esterna. In questo contesto, entra in gioco TABSOLAR III, un progetto che sta sviluppando pannelli per facciate solari termiche realizzati in calcestruzzo ad altissime prestazioni. Grazie a questo sistema intelligente e salvaspazio, si può fornire un’alternativa silenziosa alle unità esterne tradizionali e con un occhio per l’estetica.
Il progetto TABSOLAR III
Il progetto TABSOLAR III sta attualmente studiando sistemi costruttivi ad attivazione termica con canali interni che trasferiscono il calore assorbito dal fluido termovettore al circuito della pompa di calore tramite uno scambiatore. Gli scienziati hanno impiegato la tecnologia FracTherm® che sfrutta un algoritmo per creare uno schema multi-ramificato simile a quello che si trova nelle nervature delle foglie o nel corpo umano. Questo sistema intelligente e salvaspazio è capace di fornire un’alternativa silenziosa alle unità esterne tradizionali e ha anche un occhio per l’estetica.
Prodotti TABSOLAR adatti a diverse applicazioni
Il progetto ha realizzato fino ad oggi tre famiglie di prodotti TABSOLAR – Premium, Economy e Design – ognuno con caratteristiche differenti e adatto a diverse applicazioni. Le varianti non smaltate (gamma TABSOLAR Design), ad esempio, possono costituire una fonte per le pompe di calore utilizzate per il riscaldamento dell’acqua calda sanitaria o per le piscine.
I pannelli vetrati con rivestimenti spettralmente selettivi (TABSOLAR Premium) possono generare temperature più elevate e sono quindi progettati per essere utilizzati per il riscaldamento dell’acqua calda sanitaria e il riscaldamento integrativo in modo simile ai tradizionali collettori solari termici. Secondo il dott. Herman, le simulazioni suggeriscono che sia le nuove costruzioni che i vecchi edifici ristrutturati avrebbero sufficiente spazio sulla facciata per questo scopo.