Deforestazione: la nuova strategia dell’Europa
E’ stata progettata una nuova strategia per contrastare la deforestazione in Europa e non solo. L’Unione europea si fa portavoce di questa innovazione. Andiamo a scoprire di cosa si tratta.
Il Parlamento europeo si è dotato di una nuova legislazione per combattere la deforestazione a livello globale.
Deforestazione: la soluzione dell’Europa
Tra il 1990 e il 2020, è andata persa una quantità di alberi più grande dell’Unione europea in tutto il mondo. Proprio per questo il Parlamento europeo afferma che nel nostro Continente è accaduto un processo inverso, infatti nello stesso periodo le foreste sono aumentate del 10%.
Anche se le foreste in Europa sono tutelate da leggi internazionali e nazionali si deve considerare che il consumo di materie prime derivanti dalle foreste dell’Unione Europea rappresenta circa il 10% della deforestazione globale. Principalmente la causa della deforestazione è data dalle coltivazioni di olio di palma e soia.
Secondo i dati pubblicati dalle Nazioni Unite, i principali prodotti importati nell’UE provenienti da terreni disboscati sono: Olio di palma (34%), Soia (32.8%), Legno (8.6%), Cacao (7.5%), Gomma (7%).
La deforestazione è motivo di preoccupazione per l’Unione europea, infatti questa situazione potrebbe compromettere gli obiettivi ambientali come la perdita di biodiversità e la lotta ai cambiamenti climatici.
Il Parlamento UE si è mosso adottando alcune strategie negli ultimi anni. Nel 2021 la Commissione aveva presentato la nuova strategia forestale dell’UE per il 2030, mentre nel 2022 il Parlamento si era espresso sul regolamento della Commissione sui prodotti privi di deforestazione, spiegando che vorrebbe richiedere alle aziende di verificare che i prodotti venduti nell’UE non siano stati prodotti su terreni deforestati o degradati.
Deforestazione: la nuova legge Europea
Il 18 aprile, l’Unione europea ha introdotto una nuova legge per contrastare la deforestazione a livello globale.
La nuova strategia europea obbligherà le aziende a garantire che il commercio dei prodotti importati da altri Paesi extracomunitari non derivi da azioni di deforestazione o di degrado forestale.
Le aziende potranno vendere prodotti all’interno dell’Unione europea sono se il prodotto immesso nel mercato è accompagnato da una dichiarazione di “dovuta diligenza“, ovvero una conferma che il prodotto non provenga da terreni deforestati o abbia contribuito al degrado delle foreste.
Le aziende diventano obbligate a verificare che siano rispettate le leggi del Paese di produzione, i diritti umani e quelli delle popolazioni indigene interessate.
I parlamentari UE inoltre hanno ottenuto una definizione più ampia di degrado forestale, includendo le foreste primarie e quelle che si rigenerano naturalmente in foreste di piantagione o in altri terreni boschivi. Tra i nuovi prodotti inseriti nella legislazione ci sono: bovini, cacao, caffè, olio di palma, soia e legno.