DL Ricostruzioni: le nuove regole sui lavori post calamità
Il governo cambia tutto sul DL Ricostruzioni. Il nuovo testo si compone di 25 articoli e introduce anche la nomina di un Commissario straordinario alla ricostruzione e una cabina di regia. Ma le novità sul decreto legge sono molte, vediamole insieme!
Dopo i disastri che hanno colpito la regione Emilia Romagna di recente, il governo sente l’urgenza di prepararsi a simili eventi con un adeguato decreto. Sta quindi per entrare in vigore un nuovo decreto che regola “il coordinamento delle procedure e delle attività di ricostruzione nei territori colpiti da eventi calamitosi di origine naturale o derivanti dall’attività dell’uomo per i quali sia cessato lo stato di emergenza nazionale”.
Il nuovo provvedimento sarà discusso nel prossimo Consigli dei ministri. Il decreto composto da 25 articoli introduce importanti novità. Innanzitutto si definisce lo stato di calamità, condizione che può al massimo avere la durata di cinque anni ed è prorogabile fino ad un massimo di dieci anni con deliberazione del Consiglio dei ministri.
Vi è però una clausola che consente di ridurre il periodo di stato di calamità:
qualora siano completati gli interventi di ricostruzione pubblica e privata e sussistano i presupposti per provvedere al rientro nell’ordinario, lo stato di ricostruzione di rilievo nazionale può essere revocato prima della sua scadenza.
DL Ricostruzioni: ecco cosa prevede il testo del nuovo decreto legge

Inoltre, il decreto prevede anche la nomina di un Commissario straordinario del Governo alla ricostruzione. Si tratta di una figura di professionalità specifica e competenza manageriale che dovrà controllare l’insieme delle attività. Il Commissario può anche avvalersi di un massimo di cinque esperti o consulenti per coadiuvare le proprie azioni.
Inoltre, è previsto anche un Fondo per la ricostruzione che sarà stabilito in accordo con il ministero dell’Economia. Per quanto riguarda i beni privati danneggiati dalle calamità, le disposizioni verranno definite da apposite disposizioni di legge “a seguito della deliberazione dello stato di ricostruzione di rilievo nazionale”.
Invece, il materiale derivante dal crollo degli edifici sarà rimosso tenendo conto degli interventi di ricostruzione e della la possibilità di recuperare le originarie matrici storico-culturali degli edifici crollati.