Ecocidio: reato ambientale secondo l’Ue

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07/04/2023

L’Unione europea ha appena riconosciuto il reato di ecocidio, ovvero lo sterminio di habitat naturali e dell”ambiente, come un reato ambientale a tutti gli effetti. Andiamo a scoprire di cosa si tratta.

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L’ecocidio è di fatto l’atto di distruggere l’ambiente.

Ecocidio: cosa è?

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Più precisamente, per ecocidio, si intende un reato di danneggiamento e distruzione di interi ecosistemi. È un reato a cui assistiamo da sempre.

È un risultato storico per l’Ambiente, come scrivono anche sui social i Green europei tra cui Rosa D’Amato. Anche la pagina ufficiale dei Verdi europei plaude la decisione del Parlamento UE di inserire nella lista dei crimini ambientali l’ecocidio.

Stiamo parlando di un enorme passo verso la responsabilità collettiva con un grande potenziale per dissuadere le aziende dal causare danni diffusi e irreversibili all’ambiente.

Sarebbe necessario convincere convincere tutti i Paesi membri ad attuare questa decisione il prima possibile, per il bene dell’ambiente, degli Stati e dell’Europa. Se infatti il testo dovesse essere adottato nel breve termine da tutti i Paesi membri, si tratterebbe di una svolta a livello internazionale.

Ecocidio: perchè è così importante definirlo reato

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Già nel 2021 si era parlato di ecocidio nelle sedi dell’Unione Europea, la Commissione UE però aveva presentato una proposta differente che si limitava esclusivamente a menzionare l’ecocidio tra i disastri ambientali, ma non lo riconosceva a livello penale come reato.

Stabilire un crimine internazionale come l’ecocidio fisserà i parametri per scoraggiare i peggiori danni alla natura.

L’organizzazione no profit “Stop ecocidio” ha fatto una lista dei reati che questa legge potrebbe risolvere. Tra questi: danni dell’oceano, inquinamento dell’aria, contaminazione di terra e acqua, deforestazione.

Rosa D’Amato, componente dei Green europei, commenta:

“Il reato di ecocidio riconosciuto dal Parlamento europeo è una svolta storica per salute e ambiente. La palla passa agli Stati membri. Faremo di tutto perché il testo non sia stravolto. Lo dobbiamo a tutte le vittime dei disastri ambientali impuniti”