Ecosistema: definizione e tipologie
Si sente spesso parlare di ecosistema, ma molti non sanno a cosa si riferisca questo termine e, se lo sanno, trascurano il fatto che ne esistono diversi sul nostro Pianeta. Vediamo quindi di fare chiarezza e di capire prima di tutto cos’è un ecosistema e poi quali sono gli ecosistemi presenti sulla Terra.
Un ecosistema è un’unità ecologica costituita da organismi viventi (piante e animali) in grado di interagire tra loro ed adattarsi all’ambiente in cui vivono. In pratica quindi, affinché esista un ecosistema è sufficiente che ci siano un’interdipendenza ed un equilibrio tra gli esseri viventi e tutto quello che li circonda, comprese tutte le componenti non viventi.
Ecosistema: cos’è e quali tipologie esistono
Per andare più nel dettaglio, un ecosistema per essere definito tale, deve avere delle caratteristiche ben precise ossia:
- Deve essere un sistema aperto (avere quindi scambi di qualche tipo con l’ambiente esterno);
- E’ interconnesso con altri ecosistemi;
- E’ formato da una componente abiotica (non vivente) e da una componente biotica (vivente);
- Mantiene un equilibrio dinamico (c’è sempre un equilibrio in un ecosistema, ma questo non significa che non sia mutevole nel tempo).
Tipologie di ecosistema
Sulla Terra esistono diversi tipi di ecosistemi: una prima grande distinzione può essere fatta tra gli ecosistemi naturali e quelli artificiali.
Ecosistemi naturali
Gli ecosistemi naturali sono tutti quelli che si formano in natura, senza l’intervento dell’uomo, e riescono a raggiungere il loro equilibrio ecologico (chiamato climax) in completa autonomia. Gli ecosistemi naturali presenti sulla Terra sono:
- La foresta (temperata, tropicale e boreale);
- La savana;
- La steppa;
- Il deserto;
- La tundra;
- La macchia mediterranea.
All’interno degli ecosistemi naturali ci sono però anche quelli acquatici:
- Marini;
- Di acqua dolce.
Ecosistemi artificiali
Un ecosistema artificiale, a differenza di quello naturale, è caratterizzato dall’intervento dell’uomo. Questo tipo di ecosistemi non esisterebbero in natura ma è stato l’uomo che ha modificato e adattato l’ambiente circostante per sopravvivere più a lungo e in migliori condizioni.
La caratteristica primaria degli ecosistemi artificiali è quindi il fatto che necessitano dell’intervento dell’uomo per aumentare la loro produttività. Ad oggi, gli ecosistemi artificiali presenti sulla Terra sono:
- Urbani e industriali;
- Rurali;
- Agricoli.
Ecosistemi naturali a rischio
Un ecosistema, come abbiamo detto, è in equilibrio. Quando però questo equilibrio viene turbato dall’intervento dell’uomo, si rischia che l’intero ecosistema vada scomparendo. Distruggere le foreste, per fare un esempio, ha una serie di ripercussioni su tutti gli aspetti del sistema ecologico.
Le specie animali che lo abitano iniziano a scomparire o ad essere costrette a migrare in altre zone, le specie vegetali vengono decimate. L’intero equilibrio subisce degli scossoni talmente forti da non essere più in grado di ripristinarsi in quell’habitat.
Lo stesso discorso, ancora più allarmante, riguarda gli ecosistemi marini. L’inquinamento dei mari e degli oceani da parte dell’uomo, le piattaforme petrolifere e i rifiuti che vanno a finire nelle acque stanno decimando intere specie acquatiche, sia vegetali che animali.
Gli ecosistemi in Italia, un valore di 338 miliardi
L’Italia è un paese splendido, nonostante tutti i problemi, è uno degli stati al mondo con più Siti Patrimonio UNESCO. Questo ente è da sempre attivo per la salvaguardia della natura e di un rapporto equilibrato fra uomo e ambiente. Con il programma MaB, Man and the Biosphere, ha individuato 651 riserve della biosfera in tutto il mondo. 13 sono in Italia!
Le Riserve della Biosfera, sono zone marine e terrestri in cui si seguono oggi precisi progetti per tutelare la biodiversità e la conservazione dell’ecosistema. Queste riserve sono testimonianza del fatto che una convivenza pacifica fra natura e uomo non solo è possibile, ma deve essere un obiettivo primario. Il giusto approccio a questo atteggiamento è avvicinare i più piccoli, educandoli al rispetto dell’ambiente e all’incremento dello sviluppo sostenibile.
Riserve della biosfera in Italia: una lista
Ecco le Riserve della Biosfera in Italia:
- Valle del Ticino, Lombardia-Piemonte: dal 2002 coinvolge 83 comuni e punta ad estendersi verso la Svizzera, verso il Lago Maggiore.
- Transfrontaliera del Monviso, Piemonte: dal 2013 nelle Alpi Cozie, coinvolge 88 comuni italiani, 21 francesi.
- Miramare, Friuli Venezia Giulia: dal 1979, ampliata nel 2004. Il Parco Marino Protetto di Miramare e della Costiera di Trieste, sotto la gestione del WWF.
- Selve Costiere di Toscana, Toscana: dal 2004, comprende la zona di Livorno, Viareggio, Pisa, con una grande varietà di flora e fauna.
- Parco Nazionale Arcipelago Toscano, Toscana: Patrimonio dal 2003, comprende alcune delle isole più belle del Bel Paese.
- Circeo, Lazio: Nella zona del Lazio meridionale si estende questa Riserva, nel Parco Nazionale omonimo, con una grande varietà di ecosistemi.
- Parco Nazionale della Sila, Calabria: dal 2014
- Collemeluccio-Montedimezzo Alto Molise, Molise: dal 1977 nella zona dell’alto Molise.
- Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, Campania: dal 1997 comprende 80 comuni e numerosi ambienti diversi.
- Somma, Vesuvio e Miglio d’Oro, Campania: dal 1997 l’area si estende sino a Napoli, al Parco Nazionale del Vesuvio.
- Parco del Delta del Po, Emilia Romagna: dal 2015 occupa la parte orientale della Pianura Padana, sino all’Adriatico.
- Parco dell’Appennino Tosco-Emiliano, Toscana/Emilia Romagna: patrimonio UNESCO dal 2015, a cavallo fra le due regioni.
- Alpi Ledrensi e Judicaria, Trentino Alto Adige: patrimonio UNESCO dal 2015, si trova nella zona compresa fra il Lago di Garda e le Dolomiti di Brenta.