Emergenza: gli uomini producono più della terra

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08/02/2021

Nel 2020 la produzione di plastica, cemento e asfalto, e in generale di tutte le opere costruite dall’uomo, hanno superato la produzione naturale di biomassa. Secondo uno studio pubblicato su Nature, il peso di palazzi, strade e oggetti vari ha superato quello dell’intera biomassa terrestre.

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Ci sono tanti validi motivi per ricordare l’anno appena passato. Tra questi, un sorpasso storico: la quantità di materiali prodotti artificialmente ha superato quella della biomassa, cioè l’insieme di tutti gli esseri viventi (piante, funghi, batteri, protisti e animali -essere umano compreso). Questo fatto rappresenta l’enorme impatto che l’uomo, con le sue attività, sta esercitando sul pianeta.

Come l’uomo ha superato la natura

I ricercatori hanno dimostrato che la massa prodotta dagli esseri umani, in termini di quantità, sia raddoppiata ogni 20 anni nell’ultimo secolo; il 2020 rappresenta un anno cruciale anche per questo motivo. Bisogna sottolineare che si parla di stime, perciò potrebbe non essere esattamente questo l’anno del soprasso, ma ci siamo comunque vicini e bisogna fermarci a riflettere sul significato di questo avvenimento.

Per stimare la “massa antropogenica” (costituita da tutti gli oggetti solidi, inanimati, fabbricati dall’uomo) hanno fatto riferimento a un metodo impiegato anche dall’Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) e dall’Unione Europea per i suoi monitoraggi. Per stimare la biomassa sono ricorsi a modellizzazioni e inventari.

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Da un secolo, la massa di prodotti umani raddoppia ogni 20 anni. Ma è stato soprattutto a partire dagli anni ’50 che si è notata una forte accelerazione, dovuta al passaggio dai mattoni al cemento e alla successiva introduzione dell’asfalto per le strade. Questo trend è ulteriormente aumentato all’inizio del terzo millennio, in maniera vertiginosa.

Si pensi che ormai la produzione umana supera i 30 miliardi di tonnellate, soprattutto per edifici e strade, ogni anno. La biomassa vegetale invece, a causa di cambiamenti radicali come uso del suolo, agricoltura e deforestazione, è stata dimezzata. I ricercatori stimano che all’inizio del ventunesimo secolo la massa antropica rappresentava solo il 3% della biomassa totale.

Oggi, la supera raggiungendo circa 1100 miliardi di tonnellate.