Emissioni auto ibride plug-in: quanto inquinano davvero?
I valori emissivi riportati da BMW, Peugeot e Renault battono intorno ai 27-36 g CO2/km. Mentre quelli rilevati nei test su strada, su percorso da pendolare, anche quando la batteria è a piena carica, arrivano a 85-114 g CO2/km, tre volte il dato ufficiale. In città si arriva anche a 200 g CO2/km. Andiamo a scoprire quanto inquinano realmente le auto ibride plug-in in città.
Lo studio commissionato da Transport & Environment usa test su strada per determinare le emissioni dei PHEV.
Emissioni dei PHEV: quanto inquinano?
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I PHEV inquinano fino a tre volte di più nei percorsi tra casa e lavoro rispetto a quanto dichiarato dalle case automobilistiche. Ma le emissioni delle auto ibride plug-in possono sforare anche 5-7 volte i limiti ufficiali se le batterie non sono pienamente cariche. Lo afferma uno studio indipendente che si basa su test su strada effettuati con una BMW 3 Series, una Peugeot 308 e una Renault Megane.
I valori emissivi riportati dai marchi battono intorno ai 27-36 g CO2/km. Mentre quelli rilevati nei test, quando la batteria è a piena carica, arrivano a 85-114 g CO2/km, riporta lo studio effettuato dalla Technical University of Ganz e commissionato dall’ong Transport & Environment. Con differenze sostanziali fra i tre modelli PHEV.
Le differenze delle emissioni rispetto ai modelli PHEV
Nel test su un tipico percorso di un lavoratore pendolare di 55 km a batteria carica, la Peugeot e la Renault hanno emesso 1,2-1,7 volte la CO2 ufficiale (cioè 33-50 g CO2/km). Risultati nettamente migliori rispetto alla BMW, che invece ha emesso 112 g CO2/km (3 volte il valore ufficiale). Un accorgimento, però, permette di dimezzare le emissioni.
In città i risultati sono peggiori. Soprattutto se la batteria non è carica, la condizione più comune per un uso urbano. In questa configurazione, le emissioni delle auto ibride plug-in hanno toccato i 200 g CO2/km per BMW e Peugeot (come un SUV) e i 138 per Renault.
Nello studio si nota:
“Rispetto agli altri due PHEV, il Renault ha circa la metà della potenza del motore, un motore elettrico più potente dell’ICE e un peso inferiore, tutti fattori importanti per limitare le emissioni di CO2 delle ibride plug-in”
Elena Lake, responsabile flotte elettriche di T&E Italia, ricorda:
“Nel 2022 lo Stato italiano ha stanziato 770 milioni di euro per sostenere l’acquisto di veicoli ibridi plug-in fino al 2024, nonostante questa tecnologia abbia dimostrato di non essere realmente sostenibile. Per questo è necessario abolire i privilegi di cui godono questi mezzi, procedere subito a riformare la tassazione delle auto basandosi sulle effettive emissioni di CO2, eliminare le esenzioni al pagamento del bollo e azzerare gli incentivi ai veicoli ibridi oltre che a quelli endotermici. Per contro occorre invece incentivare l’acquisto dei modelli elettrici, gli unici realmente a zero emissioni”.
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