Emissioni inquinanti: l’obbiettivo ambizioso dell’UE

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20/06/2023

L’Unione Europea (UE) si trova ad affrontare una sfida impegnativa nel perseguire l’obiettivo di ridurre le emissioni nette del 95% entro il 2040, secondo le raccomandazioni del Comitato consultivo sul clima. Questa ambiziosa riduzione è essenziale per il conseguimento dell’obiettivo finale di emissioni nette zero entro il 2050. Andiamo a scoprire di cosa si tratta.

Emissioni inquinanti: l’obbiettivo ambizioso dell’UE

Per raggiungere tale traguardo, saranno necessari interventi drastici, come l’abbandono completo del carbone entro il 2030 e del gas entro il 2040.

Emissioni inquinanti UE: come ridurre le emissioni

Emissioni, Co2

Il Comitato, composto da 15 esperti nominati per consulenze all’esecutivo europeo, ha analizzato più di mille scenari al fine di formulare raccomandazioni coerenti con gli accordi internazionali, in particolare l’Accordo di Parigi. Limitare il riscaldamento globale a 1,5°C è ancora un obiettivo realizzabile, ma richiederà l’adozione di misure drastiche.

Tuttavia, l’attuazione di tali misure rappresenta una sfida sempre più grande, poiché le speranze di raggiungere questo obiettivo a livello globale si stanno affievolendo.

Emissioni inquinanti: il piano ambizioso

Progetto
Per ridurre le emissioni nette del 95% entro il 2040, l’UE dovrà fare ricorso a un’ampia adozione di energie rinnovabili, l’elettrificazione delle industrie ad alta emissione di gas serra e la sostituzione dei combustibili fossili con alternative, come ad esempio l’uso dell’idrogeno. È necessario eliminare praticamente il carbone entro il 2030, seguito dal gas entro il 2040.

Il concetto di emissioni nette implica anche la possibilità di rimuovere la CO2 dall’atmosfera mediante la riforestazione o la geoingegneria. Tuttavia, anche se queste soluzioni dovrebbero essere potenziate, rappresentano solo una piccola parte degli sforzi complessivi. La maggioranza delle riduzioni dovrà derivare da tagli effettivi alle emissioni.

Nonostante tutti questi sforzi, l’impegno dell’UE da solo non sarebbe sufficiente se si considerano le responsabilità storiche. Gli esperti sottolineano questo aspetto, concludendo che un piano equo dovrebbe includere sostegno ad altri paesi per quanto riguarda la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici.