Energia green: il primo polo di idrogeno verde in Emilia Romagna

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09/04/2023

L’Italia entra lentamente nel panorama dei Paesi che utilizzano l’idrogeno verde per decarbonizzare i nostri settori. L’Emilia Romagna è tra le prime regioni a usufruire dei fondi PNRR e quindi anche la prima insieme ad altre regioni ad intraprendere la strada della transizione energetica.

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In Emilia Romagna, nella provincia di Modena, nascerà uno dei primi maxi-impianti di idrogeno verde del nostro Paese.

Idrogeno verde: il maxi impianto in Emilia Romagna

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Ad annunciare la realizzazione del maxi-impianto è stato il presidente della Regione Stefano Bonaccini, che sui social ha espresso grande soddisfazione per la realizzazione di quest’opera.

L’idrogeno verde è un’innovazione fondamentale per l’Italia, perché può servire da materia prima, carburante, accumulatore di energia da impiegare nei trasporti e nei processi industriali. Inoltre, questo prodotto (generato da energie rinnovabili o a basse emissioni di carbonio) potrebbe diventare il vettore per la produzione decentralizzata di energia.

L’impianto è tra quelli più innovativi, in grado di produrre fino a 400 tonnellate di idrogeno a partire da acqua ed energia rinnovabile tramite pannelli solari.

La Regione Emilia Romagna ha quindi assegnato un finanziamento pari a 19,5 milioni di euro di fondi PNRR per la realizzazione del progetto. L’opera si inserisce a pieno nel maxi finanziamento europeo per accelerare la diffusione delle capacità di idrogeno rinnovabile. L’Italia infatti ha ricevuto un sostegno di 450 milioni di euro dalla Commissione europea.

Idrogeno verde: i vantaggi per la transizione energetica

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Il piano della Regione Emilia Romagna è di riuscire a riconvertire quasi tutte le sue attività, dal trasporto pubblico per i mezzi ecologici ad altri tipi di aziende. Per questo motivo la Regione punta all’idrogeno per sviluppare nei prossimi anni a venire una potenza tra 1 e 10 megawatt.

A oggi l’utilizzo di questa risorsa, sia a livello mondiale che a livello nazionale, è molto basso. L’Hydrogen Innovation Report 2022 presentato del Politecnico di Milano evidenzia come il nostro Paese abbia bisogno di almeno 15 GW di elettrolizzatori e altri 70 GW di rinnovabili per consentire lo sviluppo della filiera. Attualmente però l’Italia dispone soltanto di 5GW di elettrolizzatori al 2030.

Come si legge in una nota della Regione:

“l’obiettivo è la realizzazione di nuovi siti di produzione di energia pulita, soprattutto nelle zone dove vi siano insediamenti produttivi energivori, come ceramiche, cementifici, cartiere, petrolchimici e sistema della logistica”.