Energia green in Svizzera: la serra fotovoltaica
La soluzione, messa a punto startup EPFL Voltiris, impiega speciali filtri che reindirizzano alle celle solari solo le lunghezze d’onde inutili per la produzione energetica e non quelle necessarie alla crescita delle piante. Andiamo a scoprire di cosa si tratta.

Serra fotovoltaica: cosa è?
Speciali moduli solari ottimizzati per essere compatibili con l’agricoltura e coniugare il massimo della produzione energetica con quella colturale. A realizzarli è Voltiris, startup della Scuola Politecnica Federale di Losanna (EPFL), che ha recentemente installato due sistemi pilota nei cantoni Vallese e Grigioni.
Negli ultimi anni, il trend delle serre fotovoltaiche sta stimolando soluzioni sempre nuove per il mercato europeo, con l’obiettivo di alleggerire le spese del settore agricolo. La bolletta energetica, infatti, soprattutto in caso di serre riscaldate in cui si può coltivare un prodotto tutto l’anno, ha un impatto non indifferente nell’economia agricola. Impatto che i nuovi record nel prezzo del gas stanno esasperando. In questo contesto celle e pannelli solari possono dare una mano, a patto di riuscire da integrarsi perfettamente con le colture.
Gli obbiettivi e i vantaggi delle serre fotovoltaiche

EPFL, spiega così in una nota stampa:
“Due invenzioni brevettate sono ciò che rende il sistema Voltiris unico e in grado di funzionare così bene. La prima è un sistema ottico che concentra efficacemente la luce solare; il secondo è un dispositivo di tracciamento […] che permette di allungare del 40% i tempi di produzione dell’energia. Grazie a queste innovazioni, il sistema può ottenere rendimenti simili a quelli dei pannelli solari convenzionali ma con solo la metà delle onde luminose”.
La startup sta testando la propria tecnologia in due serre fotovoltaiche pilota. I primi risultati mostrano che gli impianti dovrebbero essere in grado di dimezzare le emissioni di CO2 delle serre, fornendo tra il 60% e il 100% del loro fabbisogno energetico.