Energia green: la prima batteria commestibile

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17/04/2023

È italiano il primo prototipo di batteria ricaricabile commestibile, in grado di erogare pochi microampere per più di un’ora senza essere pericolosa per la salute. Andiamo a scoprire come viene prodotta e come funziona.

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Il tema della realizzazione di batterie senza l’impiego di materiali tossici, è una sfida molto importante per gli scienziati per arrivare ad un futuro davvero sostenibile.

Batteria ricaricabile commestibile: come viene prodotta

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Un grande passo avanti è stato fatto dall’Istituto Italiano di Tecnologia (ITT) di Milano che ha realizzato il primo prototipo al mondo di batteria ricaricabile commestibile.

È stata costruita partendo da materiali che solitamente tutti noi consumiamo a tavola ed è dunque la prova del fatto che è possibile dar vita a fonti di alimentazione con materiali più sicuri rispetto alle attuali batterie agli ioni di litio.

Si potrebbe trattare di una vera svolta nel campo dell’energia ricaricabile, in quanto può avere applicazioni in molti campi: dal monitoraggio della qualità dei cibi, all’uso negli strumenti di diagnostica della salute del nostro corpo e in futuri robot edibili.

La riboflavina (quella che tutti noi conosciamo come vitamina B2) agisce da anodo, mentre la quercetina (una sostanza presente in mandorle e capperi) da catodo. Al fine di aumentare la conducibilità elettrica si è usato il carbone attivo, mentre l’elettrolita è a base di acqua.

Le alghe nori, solitamente impiegate per preparare il sushi, vengono utilizzate per la creazione del separatore. Gli elettrodi sono stati poi incapsulati in cera d’api.

Batteria ricaricabile commestibile: quanto dura la carica

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Per quanto riguarda la durata, la cella della batteria, che funziona a 0,65 V (una tensione sufficientemente bassa in modo da non creare problemi al nostro corpo se viene ingerita), può fornire una corrente di 48 A per 12 minuti.

In alternativa può erogare pochi microampere per più di un’ora, con una potenza in grado di alimentare piccoli dispositivi elettronici, tra cui i led a bassa potenza. Grazie alle sue potenzialità, apre le porte a nuove applicazioni elettroniche commestibili.

L’elettronica commestibile è un campo di indagine scientifica che negli ultimi anni è in rapida ascesa e potrebbe rivelarsi fondamentale per quanto concerne i disturbi del tratto gastrointestinale, sia per la diagnosi che per il loro trattamento, nonché per il monitoraggio della qualità degli alimenti.

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