Energia nucleare: quali sono i pro e i contro?

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10/09/2022

Una fonte energetica che sta “animando” l’opinione pubblica e i mass media già da diversi anni è l’energia nucleare. Oggi si discute molto su quale potrebbe essere la migliore fonte di energia sostenibile per fare in modo da essere meno impattanti sul pianeta. Andiamo a scoprire quali sono i pro e i contro dell’energia nucleare.

Nucleare

Da molti anni è in atto una discussione su quale fosse l’energia che potrebbe risolvere il problema della dipendenza petrolifera da altri paesi. Al centro di tutto ciò c’è l’energia nucleare.

Energia nucleare: come funziona

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Bisogna prima di tutto partire da come viene prodotta nelle centrali nucleari; la sua produzione infatti avviene mediante il bombardamento di uranio con neutroni.

Il nucleo dell’uranio viene diviso in due nuclei più piccoli (per fissione nucleare) generando nuovi nuclei che a loro volta vengono bombardati da altri nuclei di uranio, dando luogo alla famosa reazione a catena nucleare.

Energia nucleare: i pro e i contro

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A differenza dei combustibili fossili, però, l’uranio non emette anidride carbonica in atmosfera (responsabile dell’effetto serra) e questo è sicuramente un pro.

Un altro potenziale pro, che vede una piccolissima parte dell’opinione pubblica favorevole al nucleare, è il fatto che grazie a questo si riuscirebbe ad uscire dalla dipendenza petrolifera dell’Italia da altri paesi.

Un contro è invece il fatto che durante questo processo viene emessa radioattività ad alta intensità e quindi gli oggetti esposti alle radiazioni assorbono radioattività, diventando scorie radioattive.

Energia nucleare: i contro per la sicurezza

Sicurezza,

I contro sono invece gli aspetti economici e della sicurezza: infatti l’opinione pubblica è stata molto scossa dai fenomeni accaduti a Chernobyl e Fukushima; proprio per questo, “nucleare” nella visione collettiva vuol dire “disastro” e danni per l’ambiente ma soprattutto per la salute.

I costi per il nucleare sono elevatissimi, essendo richiesta altissima tecnologia e competenza dei progettatori degli impianti; altri costi sono quelli per la messa in sicurezza militare contro eventi terroristici o naturali.

A questi costi dovrebbe contribuire sicuramente la finanza pubblica e quindi ovviamente i cittadini.