Energia: prezzi in aumento in estate, ecco cosa cambia

Dopo un inverno già piuttosto difficoltoso, si prevede uno scenario complesso anche la prossima estate. I rialzi dei costi dell’energia della prossima estate saranno dovuti principalmente al fenomeno della siccità, che sta gravemente colpendo l’Italia ma non solo. Ecco quale potrebbe essere lo scenario dei prossimi mesi.

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La prossima estate sarà una chiara stangata per chi finge che i problemi ambientali e climatici non influiscano sulla nostra vita. La siccità e i cambiamenti climatici stanno mettendo a dura prova anche le nostre tasche: l’energia non è illimitata, e in un periodo di crisi come questo i prezzi probabilmente saliranno ancora.

L’allarme siccità ormai è un problema concreto, che grava direttamente sui prezzi dell’energia. Se il primo trimestre del 2023 si era visto un calo del 50% del gas, le previsione per i prossimi mesi estivi sono decisamente preoccupanti e fanno temere bruschi rialzi in arrivo.

Questo è quanto si legge nel ‘Rapporto sull’energia’ di Renantis, che spiega chiaramente qual è la situazione senza usare mezzi termini: secondo il rapporto la siccità avrà serie implicazioni sulla produzione di energia idroelettrica.

La dinamica in discesa dei prezzi del gas – spiega Renantis – ha influenzato anche quella dell’energia elettrica, con prezzi che si sono rivelati più bassi delle attese anche per la ridotta domanda termica e industriale.

Bollette e siccità: ecco come potrebbero presto salire i prezzi

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Per il prossimo inverno il problema del gas sembra essere stato contenuto grazie all’elevato livello raggiunto dagli stoccaggi di gas in Europa, pari al 55% allo scorso 31 marzo, che dovrebbe bastare sino all’inizio del 2024. Ma variazioni come il taglio della produzione di petrolio da parte di Opec rischiano di far saltare tutto.

Per la prossima estate invece a causa della carenza di acqua la produzione di energia elettrica potrebbe essere compromessa seriamente. Sebbene i prezzi siano ancora molto elevati rispetto agli standard delle possibilità economiche italiane, nel corso del primo trimestre il Pun, il prezzo di riferimento dell’energia elettrica rilevato sulla borsa elettrica italiana, si era mantenuto stabile.

A marzo il prezzo della corrente elettrica in Italia ha raggiunto i 136,3 euro al MWh, in calo rispetto ai 308,7 stesso mese nel 2022.