Eternit: cos’è, pericoli e smaltimento
L’eternit è un materiale estremamente pericoloso per la salute umana, che si trova ancora in moltissimi manufatti e anche in alcune parti strutturali degli edifici (come ad esempio il tetto). Scopriamo insieme cos’è l’eternit, dove si trova, quali pericoli comporta e come funzionano le pratiche di smaltimento.
In sé, questo materiale non è pericoloso, ma lo diventa quando inizia a degradarsi perché libera nell’aria delle particelle estremamente dannose per la salute umana. Per questo il materiale è stato vietato in Italia ed è anche obbligatorio procedere al suo smaltimento qualora fosse in stato di degrado. Ma vediamo un aspetto per volta.
Cos’è l’eternit e dove si trova?
L’eternit è un materiale di fibrocemento contenente cemento ed un insieme di minerali che prendono il nome di amianto e che risultano altamente dannosi se inalati dall’uomo. Il marchio Eternit è stato registrato dall’azienda produttrice e a partire dai primi anni del 1900 ha ottenuto un grandissimo successo, specialmente in ambito edile. Questo materiale ha infatti delle incredibili caratteristiche ed è molto resistente. Il suo costo non era elevato e quindi ha iniziato ad essere impiegato su larga scala.
L’eternit fu impiegato per molti anni nella costruzione di lastre e tegole per i tetti delle abitazioni private e dei capannoni industriali. Venne però utilizzato anche per la produzione di tubi per gli acquedotti. In seguito l’amianto venne impiegato anche per la produzione di manufatti.
Si diffuse quindi praticamente ovunque e in numerosi oggetti di uso quotidiano. Verso la metà del 1900, quindi, l’amianto si poteva trovare un po’ dappertutto. Naturalmente, ancora oggi sono diversi gli edifici che presentano tracce di eternit, soprattutto sui tetti delle abitazioni o nei capannoni industriali.
La pericolosità dell’amianto e il divieto di produzione
La pericolosità di questo materiale non era ovviamente nota inizialmente, ma di certo fu scoperta molto prima che l’eternit fosse vietato in Italia. Sin dai primi anni ’60 infatti si iniziò a parlare della pericolosità della polvere di amianto, che inevitabilmente si propagava nell’aria quando l’eternit iniziava ad essere usurato.
Nonostante questo, però, si dovette attendere fino al 1992 perché in Italia fu approvata la legge che vietava la produzione, l’estrazione, l’importazione e la commercializzazione dell’eternit.
Eternit: i rischi per la salute umana
Come abbiamo detto, l’eternit di per sé non è dannoso. Il problema insorge quando questo materiale inizia a degradarsi e la polvere di amianto si disperde nell’atmosfera. Se inalata, infatti, potrebbe provocare conseguenze molto gravi sulla salute dell’uomo:
- Mesotelioma pleurico (una grave forma di cancro ai polmoni);
- Asbestosi (una malattia polmonare cronica).
Il problema dell’amianto deve quindi essere preso seriamente. Ad oggi noi siamo esposti al rischio di queste malattie perché l’amianto, che un tempo non era dannoso perché ancora integro, sta iniziando a disgregarsi proprio adesso e potremmo respirarne le polveri.
Smaltimento Eternit: cosa dice la legge
La legge impone oggi a tutti i proprietari di abitazioni ed edifici, pubblici e privati, di rimuovere l’amianto qualora fosse presente ad esempio sul tetto o in altre parti strutturali. E’ bene precisare però che non si è sempre obbligati a sostituire questo materiale. In alcuni casi è possibile anche procedere con l’incapsulamento dell’amianto, che lo rende inoffensivo.
Prima di procedere con lo smaltimento dell’eternit, quindi, conviene informarsi sulle possibili soluzioni. Se fosse possibile incapsularlo la spesa sarebbe certamente inferiore, ma non sempre è così e spesso e volentieri è necessario rimuoverlo completamente.