Fertilizzanti chimici: come sostituirli con le bucce d’arancia
Come si potrebbero sostituire i fertilizzanti chimici in un periodo in cui si deve prediligere l’impiego di materiali e sostanze organiche ? Come dimostrato da un nuovo progetto di un ‘azienda siciliana , gli scarti delle arance, tra cui buccia e polpa potrebbero rivelarsi una risorsa preziosa . Andiamo a scoprire di cosa parla il progetto.
L’azienda Sbs Steel Belt Systems Srl , finanziata dall’Ue, sta lavorando ad un progetto innovativo che prende il nome di Life RecOrgFert Plus. Ogni anno milioni e milioni di scarti di arance finiscono nella spazzatura e non vengono riutilizzate in qualche modo alternativo. L’azienda fonda il suo progetto proprio su questa problematica, come riciclare le bucce delle arance ? Ebbene sì ,è venuta fuori l’idea di riutilizzare tali scarti, insieme ai residui industriali di zolfo, per sostituire i fertilizzanti chimici e combattere la desertificazione.
Dai rifiuti alla terra
Negli ultimi anni la società siciliana Sbs Steel Belt Systems Srl sta lavorando alla creazione di nuovi fertilizzanti ecosostenibili anche se in generale si occupa di progettazione di impianti industriali a nastro d’acciaio inossidabile. Lo scorso anno, l’azienda è riuscita ad ottenere un finanziamento dall’Ue per la conversione di rifiuti industriali e agricoli in fertilizzanti naturali organico-minerali da usare in alternative alle sostanze chimiche inquinanti.
Nel sito dedicato al progetto che avrà la durata di 4 anni si legge:“Grandi quantità di zolfo recuperato dalla desolforazione di gas e petrolio, sebbene parzialmente riutilizzato in applicazioni industriali, in gran parte rimane inutilizzato e finisce in discarica, rappresentando quindi una potenziale minaccia ambientale”.
Il progetto
Nella produzione dei fertilizzanti organico-minerali vengono impiegati gli scarti delle arance (buccia e polpa) e i rifiuti industriali dello zolfo (desolforazione di gas naturale e petrolio). Grazie a queste due componenti si ottiene un fertilizzante che potrebbe essere impiegato in terreni molto secchi e alcalini come quelli della Sicilia.
L’iniziativa verrà testata su circa 27 ettari di terreni con diverse colture,in un’area comprensiva tra Abruzzo,Calabria e la città di Salonicco. L’obbiettivo del progetto è arrivare ad una produzione di ferilizzante organico-minerale pari a 3000 tonnellate. I materiali impiegati sono salvati dai rifiuti, infatti verranno recuperate e riciclate dalle discariche 24000 tonnellate di zolfo e 1320 tonnellate di scarti di arance.L’impiego di tali fertilizzanti naturali porterà a dei benefici importanti sulla salute del suolo, possiamo citare l’aumento della resa del 30% nei terreni in cui vengono impiegati.
La lotta alla desertificazione nelle foreste tropicali della Costa Rica ha già dato dei risultati sorprendenti. Anche qui l’utilizzo degli scarti delle arance risolve la situazione di scarsa fertilità del terreno dovuta alla desertificazione.
Una soluzione sostenibile che rientra perfettamente nell’idea di economia circolare. Il mondo ha bisogno di investimenti volti a migliorare la qualità dei terreni ,come i fertilizzanti organico-minerali che hanno impatto ambientale zero. Sostenibilità e benessere dell’ambiente sono le due parole chiave del futuro.