Fichi d’India: proprietà e come consumarli
I fichi d’India sono frutti molto particolari, sia per il loro aspetto che per il sapore, dolcissimo e zuccherino. Poco conosciuti per coloro che vivono nelle regioni del nord Italia, al sud e nelle isole i fichi d’India sono al contrario molto diffusi e quando iniziano a maturare sulla pianta regalano delle macchie di colore straordinarie. Scopriamoli meglio insieme.
Questi frutti non sono solamente deliziosi: vantano tantissime proprietà molto interessanti e apportano diversi benefici al nostro organismo. Sono molto apprezzati anche da coloro che devono seguire una dieta dimagrante, perché sono ipocalorici ma al tempo stesso saziano parecchio. Per via delle loro caratteristiche quindi i fichi d’India sono dei frutti eccezionali, ma per alcune persone mangiarli non è proprio facilissimo. Dobbiamo infatti ricordare che sono ricoperti di spine sottilissime e molto fastidiose, quindi bisogna maneggiarli e sbucciarli con cautela per poterne gustare la polpa zuccherina. Non tutti lo sanno, ma anche la pianta dei fichi d’India si può mangiare: quelle grandi orecchie chiamate pale hanno un sapore simile a quello degli asparagi.
Fichi d’India: poche calorie e ottime proprietà
I fichi d India sono frutti ipocalorici: in 100 grammi troviamo solamente 55 calorie quindi si possono inserire nella dieta senza problemi, anche perché hanno un elevato potere saziante. Questi frutti però sono anche benefici per il nostro organismo: contengono vitamina C e sali minerali (soprattutto potassio e magnesio).
Sono ricchi di fibre e quindi indicati per chi soffre di stitichezza o comunque per migliorare il transito intestinale ma non solo. I fichi d’India sono consigliati anche a chi soffre di diabete perché consentono di mantenere la glicemia sotto controllo.
Inoltre, essendo ricchi di acqua favoriscono la diuresi e prevengono il rischio di calcoli. I fichi d’India fanno quindi molto bene ma non sono indicati per tutti: sono infatti controindicati per chi soffre di diverticoli perché i semini contenuti nella loro polpa potrebbero creare infiammazioni.
Fichi d’India: pianta e pale
La pianta dei fichi d’India (Opuntia ficus indica) è succulenta e appartiene alla stessa famiglia dei cactus. E’ originaria del Centroamerica ma ormai è naturalizzata in tutta l’area mediterranea: in Italia cresce spontanea in Sicilia, Sardegna, Calabria e Puglia. Come abbiamo detto, della pianta non si mangiano solamente i frutti ma anche le pale, ossia quelle grandi orecchie di colore verde ricoperte di spine a ciuffi.
Sono diverse le ricette con le pale dei fichi d’India: generalmente conviene bollirle in acqua salata per rimuovere la gelatina e poi si possono anche passare in padella così come sono, tagliate a cubetti. Se si vogliono mangiare le pale, bisogna prendere quelle giovani e ancora piccole perché sono più tenere. Naturalmente poi ci si deve munire di guanti e si devono rimuovere tutte le spine.
I fichi d’India invece si devono sbucciare con attenzione, perché sono ricoperti da una peluria molto sottile ma urticante e fastidiosa. Meglio utilizzare sempre dei guanti, in modo da non ritrovarsi con tantissime spine sottilissime conficcate nella pelle e davvero poco piacevoli.