Fotovoltaico galleggiante: il progetto a Taranto

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02/03/2023

A Taranto sarà installato il primo impianto fotovoltaico galleggiante in Italia: produrrà energia per 80 mila persone e sarà operativo l’anno prossimo.L’investimento previsto sarà di 52 milioni di euro e l’energia prodotta potrà essere immagazzinata. Andiamo a scoprire come sarà sviluppato il progetto.

Fotovoltaico,
Il porto di Taranto potrebbe ospitare già nel 2024 il primo impianto fotovoltaico galleggiante in Italia sul mare facendo un ulteriore passo in avanti lungo la transizione energetica.

Fotovoltaico galleggiante: le caratteristiche dell’impianto di Taranto

Mare
Finora ne sono stati realizzati altri, ma su aree nelle quali è assente il moto ondoso. L’impianto fotovoltaico galleggiante occuperà un’area di circa 40 ettari fuori dalla rada interna del porto ionico, nelle vicinanze di punta Rondinella, previsti 72mila pannelli fotovoltaici bifacciali dalla potenza nominale elettrica di circa 48 megawatt in grado di produrre 80 gigawatt l’anno e garantire così il fabbisogno energetico di 80 mila utenti.

L’investimento è di 52 milioni di euro, finanziabili anche attraverso i fondi del Pnrr. Una parte dell’energia prodotta sarà smistata nell’area portuale e servirà alle esigenze del porto tarantino, che sta elettrificando le banchine, incrementando la fornitura di energia elettrica da terra alle navi all’ormeggio mentre i motori principali e ausiliari sono spenti.


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Fotovoltaico galleggiante: il progetto innovativo

Fotovoltaico
È il così detto cold ironing, utile più che mai ora che lo scalo di Taranto è diventato una tappa degli itinerari delle compagnie crocieristiche. L’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico galleggiante potrà anche essere immagazzinata. Questo innovativo progetto, opera dell’ingegner Luigi Severini, creatore dell’impianto eolico Beleolico nel porto ionico, è stato presentato durante la giornata di studio su “Transizione ecologica ed energetica nei porti” organizzato da Its e dall’Ordine degli ingegneri. È un’iniziativa tutta tarantina e appartiene alla start up NiceTechnology che ha già presentato tutta la documentazione necessaria ai ministeri competenti per il rilascio delle autorizzazioni.