Fotovoltaico: i nuovi pannelli solari dagli scarti dell’oro
Il progetto europeo Icarus sta realizzando soluzioni modulari su scala industriale per recuperare il 95% delle materie prime di alto valore scartate dalla produzione di lingotti e wafer di silicio. Andiamo a scoprire cosa prevede questo nuovo progetto sul riciclo dei materiali di scarto.

Fotovoltaico: i nuovi pannelli solari riciclati

Basti pensare che ben un terzo del materiale impiegato per realizzare celle e moduli, viene perso durante il processo di fabbricazione. Scarti che potrebbero avere una seconda vita proprio grazie al progetto Icarus, come spiega Martin Bellmann, scienziato di SINTEF e a capo dell’iniziativa:
“È possibile recuperare questo materiale come parte del processo di produzione”, afferma Bellmann. “E forse questo ci consentirà di creare una nuova industria basata sull’energia solare in Europa”.
Pannelli solari dagli scarti dell’industria: come funziona il progetto

Normalmente questo scarto viene raccolto in una miscela di fango liquido che contiene anche contaminanti provenienti dal processo di “affettatura”, come ossigeno, carbonio, nichel, ferro e alluminio. Per questo motivo, Bellman sta collaborando con i partner dell’iniziativa per trovare modi con cui decontaminare la polvere nera in modo che possa essere riciclata come materia prima per nuovi pannelli solari.
Non si tratta solo di fotovoltaico. La lavorazione a monte del silicio in wafer supporta diverse importanti industrie europee che attualmente fanno affidamento principalmente sulla fornitura asiatica. L’obiettivo del consorzio è produrre soluzioni modulari e scalabili che abilitino il recupero di oltre il 95% del materiale di alto valore scartato. I ricercatori stanno anche progettando di riciclare i crogioli di quarzo utilizzati per fondere il silicio prima che venga trasformato in lingotti. Questi elementi sono destinati a rompersi una rivolta raffreddati ma secondo i partner potrebbero essere usati come materia prima per produrre carburo di silicio.