Fotovoltaico: i pannelli solari per le pareti
Il progetto UnitSun sta valutando quanta energia è possibile ottenere dai pannelli fotovoltaici a seconda del colore e della posizione nelle facciate degli edifici. Andiamo a scoprire come funziona questa nuova tecnologia.

Fotovoltaico: esiste anche per le pareti?

Gli scienziati dell’ateneo danese assieme ai tecnici delle due aziende hanno avviato un test per valutare come e quanto cambiasse la resa energetica delle facciate solari impiegando moduli colorati. E per farlo hanno realizzato nel parto del DTU Risø Campus una casa dimostrativa: una sorta di cubo di Rubik in cui mettere alla prova il nuovo fotovoltaico integrato.
Il lato sud della costruzione è stato rivestito de tradizionali celle nere, mentre sul lato ovest sono stati installati diversi pannelli colorati tra cui addirittura un modulo bianco. L’ingegnere Sune Thorsteinsson, capo del progetto, spiega:
“L’obbiettivo era quello di fornire una stima affidabile di ciò che gli elementi di facciata con celle solari significheranno per l’energia domestica in modo che diventi facile sceglierli come qualsiasi altro materiale per facciate”.
Pannelli solari colorati: i vantaggi e i test

I risultati del test hanno mostrato come il fotovoltaico bianco perda circa il 50% di energia prodotta rispetto all’elemento nero. La riduzione è del 20-30% nell’unità colore mattone e del 40% in quella rosso vivo. Ma anche se i pannelli fotovoltaici colorati per pareti sono meno efficienti, spiega l’Università:
“la produzione energetica dovrebbe comunque essere in grado di compensare i costi aggiuntivi, soprattutto perché l’intero elemento della facciata sostituisce un elemento convenzionale e genera anche guadagni”.
L’esperimento ha impiegato una sorgente di luce laser per testare i moduli da tutte le angolazioni e ottenere dati anche sul ruolo dei colori nell’effetto abbagliamento, il riflesso che si genera con una certa angolazione dei raggi solari.
Le informazioni raccolte sono state integrate dai dati di un sistema di misurazione avanzato messo a punto dal dottorando Markus Babin. Oltre ai colori, il team sta sperimentando anche texture diverse, come il vetro sabbiato, e nuove superfici in grado di migliorare le prestazioni del sistema nel suo complesso.