Fotovoltaico in Italia: 110.000 stabilimenti industriali pronti per l’energia pulita
La disponibilità di oltre 110.000 stabilimenti e capannoni industriali in Italia con tetti adatti all’installazione di impianti fotovoltaici rappresenta un’enorme opportunità per la produzione di energia pulita.
In Italia, un gran numero di stabilimenti e capannoni industriali dispone di ampi tetti idonei per ospitare impianti fotovoltaici di grandi dimensioni.
Queste strutture, caratterizzate da una posizione geografica favorevole, consumi energetici significativi e solidità finanziaria, rappresentano un’opportunità di sviluppo per la produzione di energia pulita.
Secondo le stime, la superficie disponibile potrebbe permettere l’installazione di impianti fotovoltaici per una capacità complessiva di 30 GW, con conseguenti benefici economici e ambientali.
Sfruttare i tetti industriali per l’energia solare
Cerved, una tech-company italiana, ha condotto un’analisi approfondita sfruttando dati satellitari, informazioni sul consumo energetico aziendale e la stabilità finanziaria delle imprese.
Grazie all’utilizzo di algoritmi avanzati basati sull’intelligenza artificiale, Cerved ha sviluppato un’applicazione per individuare i tetti idonei all’installazione di impianti fotovoltaici di grandi dimensioni.
Questo strumento consente di identificare le aziende interessate e di favorire l’incontro con gli istituti finanziari che desiderano sostenere progetti di produzione di energia pulita.
La transizione energetica supportata da dati e finanziamenti
Andrea Mignanelli, CEO di Cerved, sottolinea che molte aziende non sono consapevoli del loro potenziale nel campo dell’energia solare. Tuttavia, Cerved si impegna a colmare questa lacuna fornendo dati e informazioni dettagliate sulle opportunità di installazione di impianti fotovoltaici. Questo permetterà alle banche di proporre finanziamenti su misura per sostenere le aziende nel processo di transizione energetica.
Cerved considera questa iniziativa un contributo concreto per favorire la sostenibilità ambientale, in linea con i rating ESG emessi dalla loro Agenzia di Rating e con l’analisi dei rischi climatici che producono. Affrontare la sfida della transizione energetica richiede la collaborazione di tutti gli attori coinvolti, tra cui il settore produttivo, l’innovazione tecnologica, la politica e il sistema finanziario.