Fotovoltaico: l’investimento sulle rinnovabili di Poste Italiane
E’ nato il primo progetto sul fotovoltaico di Poste Italiane. Lo stabilimento è sorto a Melzo e altri cinque impianti sono pronti a partire in Lombardia. Andiamo a scoprire le particolarità di questo investimento green.

Tra i più grandi in Italia e primo nella sua regione, l’impianto fotovoltaico voluto da Poste Italiane per la sua sede aziendale di Melzo sta aprendo il capitolo che vede l’Ente impegnato nell’aumentare la propria sostenibilità, rendendosi indipendente dal punto di vista energetico e tagliando le emissioni di CO2 in atmosfera.
Impianto fotovoltaico: il più grande della Lombardia

Sul tetto del centro sono stati installati 1.758 pannelli monocristallino per un totale di 3.200 mq (l’equivalente di circa 12 campi da tennis); l’impianto vanta una potenza di 670 kWp con una produzione media mensile di circa 60.000 kWh in grado di coprire il 13% circa dei consumi elettrici annui, con un risparmio di CO2 per l’ambiente pari a 300 tonnellate (l’emissione annuale di circa 100 famiglie).
Poste Italiane ha iniziato a sfruttare la propria superficie utile per impianti fotovoltaici nel 2020 con l’edificio multifunzionale di Poste Italiane in Via Pindaro, a Milano, dove si trova anche un Ufficio Postale. Da allora sono stati interessati gli edifici aziendali di Bareggio, Paderno, Settimo, e nuovamente nel capoluogo lombardo, in Via Tosi e presso la sede del Centro di distribuzione di Via Gozzoli. Sono previsti a breve impianti sui grandi Hub di smistamento della città metropolitana di Milano tra cui il Centro di Peschiera Borromeo e il Centro di Roserio e le sedi di Lodi, Mantova e Brescia.
L’impegno di Poste Italiane sulle energia rinnovabili

Ciascun impianto dispone di un cruscotto che consente di monitorare in tempo reale la produzione energetica, oltre ad una serie di parametri in linea con la sostenibilità (es. alberi equivalenti piantati, ecc); Poste Italiane ha intenzione di installare impianti fotovoltaici con una potenza media di circa 50 kWp per un perimetro di potenza complessiva pari a circa 19 MWp, intervenendo su 400 siti di medie e grandi dimensioni tra cui anche alcuni Centri di Smistamento Postale.
L’investimento totale sarà pari a circa 31,5 milioni di euro per il periodo 2021-2030, termine entro cui il gruppo raggiungerà la neutralità carbonica; a fine 2023 è previsto che gli impianti funzionanti arriveranno a coprire circa il 5% del fabbisogno energetico di Poste Italiane.
La strategia energetica della società si basa sulla logica dell’autoconsumo diurno, con l’energia in eccesso immessa in rete solo nei giorni di chiusura.