Fotovoltaico usato: il primo e-commerce europeo

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16/07/2023

L’azienda torinese Coesa ha lanciato il primo e-commerce europeo dedicato alla compravendita di pannelli fotovoltaici usati. Questo marketplace, creato dall’azienda, permetterà di dare una seconda vita ai pannelli solari usati in modo sicuro e tracciato. Andiamo a scoprire di cosa si tratta.

Riciclo
Le potenzialità del fotovoltaico di seconda mano sono moltissime.

Fotovoltaico usato: i vantaggi

Fotovoltaico

I pannelli fotovoltaici usati possono avere una seconda vita. Una delle opzioni è sicuramente il riciclo: le attuali tecnologie consentono di recuperare almeno l’80% del peso dei moduli, e le normative europee hanno stabilito obiettivi precisi in questo senso. Tuttavia, esiste anche un’altra strada, meno regolamentata e poco conosciuta: la compravendita di fotovoltaico di seconda mano.

Attualmente, questa pratica è considerata “amatoriale”, con alcuni rischi ma anche molte opportunità. Ed è proprio per rimuovere criticità e punti oscuri che COESA, Energy Service Company (ESCo) di Torino, intende realizzare il primo e-commerce europeo di pannelli fotovoltaici usati. Si tratta di un marketplace per il solare di seconda mano, certificato e controllato.

È innegabile che la resa di un pannello solare di 30 anni non sia la stessa di uno appena acquistato. Attualmente, la vita utile garantita di un pannello si aggira intorno ai 25 anni, con una perdita di potenza trascurabile durante il periodo di garanzia. Dopo questo termine, la situazione si complica. Quando la potenza originaria scende del 20% o più, il sistema potrebbe non soddisfare più le esigenze del proprietario.

Tuttavia, anche con un’efficienza residua dell’80%, i pannelli fotovoltaici usati possono trovare un’applicazione, ad esempio in piccole installazioni off-grid che non richiedono le stesse accortezze degli impianti connessi alla rete elettrica.

Fotovoltaico usato: l’idea innovativa di Coesa

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Attualmente, secondo quanto rivelato da COESA, ci sono privati che vendono vecchi pannelli fotovoltaici su piattaforme online. Il problema principale in questo caso è la mancanza di garanzia da parte del produttore, sia per le prestazioni che per i guasti eventuali. Ci sono anche rischi di frodi. In pratica, il mercato dell’usato è un mercato nero, caratterizzato dalla totale mancanza di protezioni per chi acquista, sottolinea Matteo Stoppa, Chief Innovation Officer di COESA.

Se consideriamo che un pannello fotovoltaico mantiene circa l’80% della sua capacità dopo 20-25 anni di utilizzo, è facile capire che stiamo sprecando una quantità considerevole di energia pulita a basso costo.

Per affrontare questo problema, l’ESCo ha realizzato il progetto KeepTheSun in collaborazione con il Politecnico di Torino, Unicredit e la Fondazione Cottino. Questa iniziativa si rivolge sia ai proprietari che intendono sostituire i propri moduli solari con modelli di nuova generazione, sia a coloro che desiderano creare impianti off-grid non collegati alla rete elettrica nazionale. Il processo di vendita prevede la creazione di una rete di stakeholder sul territorio incaricata di testare e certificare l’efficienza di ogni modulo fotovoltaico usato messo in vendita: una garanzia per tutti gli attori della filiera e il motivo per cui il portale non sarà attivo prima del 2024.

Federico Sandrone, Amministratore Delegato e cofondatore di COESA, spiega:

“Il nostro progetto trasforma ciò che attualmente è considerato un rifiuto in una risorsa preziosa, con evidenti riflessi sulla riduzione dell’inquinamento e sulla lotta alle vendite illegali. Il riciclo dei pannelli fotovoltaici è costoso ed energivoro, mentre il loro riutilizzo azzererebbe la loro impronta di carbonio e potrebbe innescare processi virtuosi per il nostro sistema economico”.