Genetica: da Mendel ai giorni nostri
La genetica è la branca della biologia che si occupa dello studio dei geni e dell’ereditarietà in tutti gli organismi viventi. Questa scienza ha origini molto antiche, ma con il passare del tempo sono stati condotti via via studi sempre più specifici, che hanno permesso di individuare i meccanismi alla base dell’ereditarietà.
Come vedremo tra poco, i primi studi significativi dal punto di vista scientifico in questo campo sono stati condotti da Mendel, considerato il padre della genetica. Una svolta decisiva si ebbe nel 1953, quando venne scoperta la struttura del DNA. E’ dopo questa data e dagli esperimenti successivi che si è iniziato a parlare di genetica molecolare, distinta dalla precedente che viene definita classica.
Le origini della genetica: Mendel
Gregor Mendel è considerato il padre della genetica: effettivamente è stato il primo a gettare le basi per lo studio dell’ereditarietà dei caratteri e a formulare dei postulati (le tre leggi di Mendel) di grande importanza in campo scientifico. Nella seconda metà del 1800 Mendel elaborò le 3 leggi fondamentali della genetica.
Individuò i meccanismi che regolano l’ereditarietà dei caratteri nelle nuove generazioni di individui. Ai tempi non si era ancora scoperta l’esistenza del DNA, ma grazie alle leggi di Mendel gli studiosi furono in grado di comprendere dei meccanismi complessi.
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La genetica classica
Dopo che Mendel ebbe gettato le basi sullo studio dell’ereditarietà dei caratteri, diversi studiosi cercarono di individuare le basi molecolari di questo fenomeno. Nel 1910 Thomas Hunt Morgan fece alcuni esperimenti sul moscerino della frutta. Notò che le mutazioni che determinavano un colore bianco dei cromatidi erano trasmesse in modo diverso a seconda del sesso degli individui.
In sostanza, il gene mutante si trovava esclusivamente sul cromosoma X. Grazie a questi esperimenti, Morgan ipotizzò che i geni si trovassero nei cromosomi. Le tesi di Morgan furono portate avanti e sviluppate da alcuni suoi studenti e furono importantissime, ma ancora non si poteva parlare di DNA.
La genetica molecolare dagli inizi ad oggi
Nel 1944 furono condotti ulteriori studi nel campo e fu identificato per la prima volta il DNA come la molecola contenente il materiale genetico degli individui. Nel 1953 Watson e Crick riuscirono ad individuare la struttura del DNA a doppia elica grazie alla cristallografia a raggi X.
Si tratta di un momento importante nella storia della genetica perché permise di comprendere il meccanismo della replicazione del DNA e del codice genetico. Queste scoperte aprirono la strada agli studi attuali, che si sono via via specializzati e che oggi sono riusciti a raggiungere risultati precedentemente inattesi ed insperati.
Dagli anni ’70 l’introduzione di nuove tecniche ha permesso di manipolare il materiale genetico. Ciò ha determinato la nascita di un’altra branca ossia dell’ingegneria genetica. Ma gli sviluppi in questo settore sono in continua evoluzione. Negli ultimi decenni sono nate e si sono strutturate diverse discipline scientifiche specifiche.
Tra queste ci sono la citogenetica, la genetica dei microrganismi e delle piante, la genetica umana e la genetica dello sviluppo. Sicuramente sono stati fatti passi da giganti e chissà un domani quali altre scoperte saranno fatte in questo ambito!
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