Ghepardo: rischio di estinzione
Il ghepardo è un mammifero carnivoro, che appartiene alla famiglia dei felidi ma possiede alcune caratteristiche tipiche anche dei canidi. Questo predatore rischia purtroppo l’estinzione, proprio come l’elefante: sebbene ad oggi sia classificato come un animale vulnerabile, gli animalisti chiedono che passi allo status di “a rischio” perché ne sono rimasti solamente 7.100 esemplari.
Come vedremo tra poco, il ghepardo era un tempo diffuso in diverse zone del nostro pianeta. Purtroppo con il passare del tempo la crescita demografica ha spinto questo animale in aree sempre più ristrette, decimandone di fatto le possibilità di sopravvivenza.
Ghepardo: caratteristiche e rischio di estinzione
Dal punto di vista puramente fisico, il ghepardo ha delle caratteristiche tipiche dei felidi ma non solo: a tratti sembra appartenere anche ad un’altra classe ossia quella dei canidi. Questo meraviglioso mammifero ha un cranio piuttosto piccolo rispetto al resto del corpo, con orecchie contenute, mandibola corta e denti piccoli se confrontati a quelli tipici dei felidi. Le narici sono quelle dei canidi. Anche le zampe sembrano appartenere a questa specie: lunghe e sottili, hanno la peculiarità di possedere delle unghie solo in parte retrattili.
Il corpo del ghepardo è snello ed allungato: questo mammifero misura in media 150 cm di lunghezza, a cui bisogna aggiungere altri 80 cm di coda. L’altezza al garrese è di circa 80 cm quindi si tratta di un animale di grandi dimensioni. Nonostante ciò, il ghepardo pesa molto poco e questo lo facilità nella corsa: raramente gli esemplari di questa specie superano i 60 kg di peso.
Leggi anche: Mammiferi: categorie e caratteristiche comuni
Per via delle sue caratteristiche fisiche, il ghepardo è uno dei mammiferi più veloci in assoluto: è in grado di raggiungere velocità di 120 km/h ed è proprio questo il suo punto di forza.
Carattere e comportamento del ghepardo
Il ghepardo è un predatore, ma deve anche mettersi in salvo da altri mammiferi dai quali non è in grado di difendersi come il leone o la iena. Per tale ragione, questo mammifero è attivo durante il giorno (al contrario di leoni e iene) e non desta tutte le preoccupazioni che destano i re della savana. Ai ghepardi si avvicinano spesso le prede, perché questi animali non sono soliti tendere agguati.
Nel momento della caccia, si muovono liberamente e senza la necessità di nascondersi tra la vegetazione. D’altronde questi mammiferi hanno dalla loro il fatto di essere i più veloci: con una falcata riescono a raggiungere senza problemi le loro prede e possono permettersi quindi di cacciare senza troppe macchinazioni.
Dal punto di vista sociale, il ghepardo è un felide piuttosto solitario ma dipende dal sesso. Mentre le femmine si spostano quasi sempre da sole, i maschi tendono a muoversi in gruppetti di 2-3 difendendo il proprio territorio.
L’habitat perfetto del ghepardo e il rischio estinzione
Il ghepardo preferisce ambienti aperti e pianeggianti, caratterizzati da un clima semi-desertico e da una buona copertura erbosa. Si adatta bene a diverse tipologie di habitat: deserti, steppe e boschi radi vanno tutti bene al ghepardo. Al contrario, non occupa le zone in cui la vegetazione è troppo fitta perché questo intralcerebbe la sua corsa.
Un tempo questi mammiferi occupavano diverse zone del pianeta. Erano diffusi in quasi tutto il continente africano e in gran parte di quello asiatico, ma oggi sono stati cacciati da oltre il 90% dei loro habitat tradizionali.
Oggi i ghepardi sono quasi del tutto estinti in Asia (ne rimangono pochi esemplari solo in Iran) e sono confinati in alcuni stati dell’Africa: Namibia, Angola, Zimbabwe, Sudafrica, Mozambico e Botswana.