Giglio: guida alla coltivazione di questo fiore bellissimo

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07/07/2020

Il giglio è una pianta davvero meravigliosa, che si presta benissimo alla decorazione del giardino o del balcone perchè produce dei fiori di grandi dimensioni e decisamente coreografici. Parliamo di una pianta molto resistente, che non necessita di particolari cure e può essere coltivata anche nelle regioni con un clima più fresco: non a caso molte varietà di giglio crescono nelle zone montane.

Quello che in molti però non sanno è che quasi tutte le specie selvatiche sono protette: non si possono dunque raccogliere questi fiori ma li si deve acquistare in vivaio per evitare sanzioni. Vediamo come prenderci cura di queste piante stupende e cosa vale la pena sapere sui gigli: dei fiori ricchi di significati simbolici e altamente decorativi.

Giglio: aspetto e caratteristiche della pianta

Il giglio (nome scientifico lilium) è una pianta bulbacea che appartiene alla famiglia delle liliacee, proprio come la cipolla e lo scalogno. Originaria dell’Europa, del Nord America e dell’Asia, comprende numerose specie che si differenziano non solo per le dimensioni e la lunghezza degli steli ma anche per l’aspetto del fiore. Particolarmente vistoso e diffuso negli ambienti montani italiani è il giglio martagone, che presenta i petali piegati verso il basso e particolarmente aperti rispetto alle varietà più comuni.

Il giglio può avere un’altezza variabile, dagli 80 cm fino ai 2 metri ed è una pianta bulbacea, con steli lunghi e molto robusti. Come abbiamo accennato, i fiori sono molto scenografici perchè piuttosto grandi e colorati, alcuni profumatissimi mentre altri dall’odore appena percettibile.

Guida alla coltivazione del giglio

Anche se alcune specie si possono coltivare in vaso, il giglio trova il suo habitat ideale se piantato in terra piena quindi se avete a disposizione un giardino o un orto vi conviene evitare il vaso.

Come piantare i bulbi del giglio in terra piena o in vaso

I bulbi del giglio devono essere piantati ad una profondità nel terreno variabile a seconda del loro apparato radicolare. Se le radici sono visibili devono essere interrati ad una profondità di 20-25 cm mentre se il bulbo appare privo di radici si può collocare più in superficie, a circa 10-15 cm di profondità. Il momento giusto per procedere è ad inizio primavera, quando non c’è più il rischio di gelate notturne.

Se volete coltivare il giglio in vaso, allora dovrete mettere uno strato di argilla espansa sul fondo in modo da favorire il drenaggio dell’acqua ed evitare pericolosi ristagni.

Dove collocare i gigli: esposizione ideale

I gigli sono fiori che amano la luce ma non tollerano le temperature troppo elevate e dunque l’esposizione ideale è quella ad est. La luce del mattino è la migliore perchè in questo momento della giornata il sole non scalda in modo esagerato. Considerate comunque che i gigli dovrebbero ricevere massimo 6 ore di esposizione diretta al sole al giorno e mai di più.

Annaffiatura ed irrigazione

Per quanto riguarda l’annaffiatura, il giglio non necessita di eccessive quantità di acqua ma è bene sempre controllare che il terreno non risulti troppo asciutto. Le irrigazioni devono essere più abbondanti quando la pianta è in piena fioritura, mentre prima conviene limitarle.