I ghiacciai si sciolgono liberando batteri potenzialmente pericolosi

Lo scioglimento dei ghiacciai è un problema primario causato dalle temperature atipiche e sempre più alte. Oltre alle conseguenze già note, la scienza sottolinea anche un altro rischio: lo “scongelamento” di agenti patogeni.

Ghiacciai

Dalla scienza sono già state diffuse diverse ricerche e studi che sottolineano come oltre tutti i danni causati dallo scioglimento dei ghiacciai, esista anche un ulteriore potenziale rischio che va approfondito.

Si tratta dei batteri che in realtà non sono per forza un male. Essi infatti possono anche essere utili per fertilizzare gli ecosistemi, ma dovrebbero essere analizzati con attenzione per assicurare l’assenza di potenziali agenti patogeni, proprio come hanno sottolineato gli scienziati autori di una nuova ricerca pubblicata sulla rivista Nature Communications Earth and Environment.

Con lo scioglimento dei ghiacciai si liberano moltissimi microrganismi: quanto sono pericolosi?

Batteri
Autore: Monoar_CGI_Artist / Pixabay

Innanzitutto, il fatto che i ghiacciai si sciolgano, come ormai dovrebbe essere chiaro, non può essere diverso da un evento più che negativo così come tutto quello che ne deriva:

Stiamo vedendo i ghiacciai morire davanti ai nostri occhi, colpendo i microbi che ci sono, con implicazioni per noi a livello locale e globale. La massa di microbi rilasciati è vasta anche con un riscaldamento moderato.

Come ha spiegato uno degli autori dello studio, ovvero il dott. Arwyn Edwards, della Aberystwyth University (in Galles). Secondo quanto attesta il suddetto studio, esistono centinaia di migliaia di tonnellate di microbi liberati con lo scioglimento dei ghiacciai e altrettanto ne saranno rilasciati ogni anno in tutti gli scenari futuri a causa del riscaldamento globale.

I ricercatori hanno analizzato campioni di acqua di fusione superficiale provenienti da otto ghiacciai in Europa e Nord America e dalla calotta glaciale della Groenlandia occidentale. Il risultato è stato sorprendente: sono stati riscontrati decine di migliaia di microbi in ogni millilitro d’acqua preso in esame.

Non sono però tutti “cattivi”. Alcuni microrganismi potrebbero infatti essere utili per fertilizzare gli ecosistemi, ma certo c’è bisogno di monitorarli per essere sicuri non si nascondano agenti patogeni. Il problema potrebbe essere piuttosto un altro, perché batteri e alghe spesso contengono pigmenti per proteggersi dai danni della luce solare, che sono però capaci di assorbire la luce solare, aumentando così il riscaldamento e accelerando lo scioglimento dell’habitat ghiacciato in cui vivono.