I pilastri della sostenibilità secondo il Consorzio del Prosciutto di San Daniele

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Il tema della sostenibilità è diventato parte integrante della nostra realtà quotidiana al punto tale da essere stato messo in cima alla lista delle priorità dai governi in ogni parte del mondo. Il ruolo dei cittadini naturalmente è importante, dal momento che occorre portare avanti – ad ogni livello – buone pratiche virtuose nella vita di tutti i giorni, in particolare nell’ambito del riciclo e del riuso. Un peso decisivo in questo contesto, che si lega a doppio filo all’epoca storica che stiamo vivendo, spetta però alle grandi aziende la cui diffusione in ambito commerciale e geografico è particolarmente capillare. 

Le realtà aziendali più importanti devono poggiare su solide basi di affidabilità e trasparenza, con l’obiettivo dichiarato di farsi promotrici di una politica ambientale in grado di tutelare le realtà territoriali. Il tema della sostenibilità ambientale è uno dei pilastri della filosofia del Consorzio del Prosciutto di San Daniele.

Il processo di lavorazione del San Daniele DOP affonda le radici nel passato, tra il XI e l’VIII secolo a.C. Le generazioni successive hanno continuato a realizzare questo prodotto seguendo lo spirito della tradizione nel comune di San Daniele del Friuli, dove il particolare microclima permette stagionatura di un prodotto simbolo del made in Italy. 

Sostenibilità nel pieno rispetto della tradizione e del territorio

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Perché il San Daniele è sostenibile? Quando nel 1961 venne costituito il Consorzio del Prosciutto di San Daniele, del quale oggi fanno parte 31 aziende produttrici, fu posta come elemento fondante una politica di sostenibilità nel pieno rispetto e tutela di un prodotto unico. Il Consorzio si occupa di seguire con grande attenzione le fasi di produzione del San Daniele DOP, monitorando ogni aspetto nel pieno rispetto della trasparenza verso il consumatore. 

Se affidabilità e innovazione possono essere definiti gli elementi chiave, sarà utile fare mente locale sui principali ambiti di sostenibilità alla base dei valori del Consorzio.

Benessere animale e impatto ambientale

Tra gli elementi chiave del manifesto di sostenibilità del Consorzio occorre citare la sempre maggior cura relativa al benessere degli animali. Questa etica viene promossa lungo l’intera filiera grazie all’azione del Consorzio del Prosciutto di San Daniele, con gli allevatori che sono accompagnati all’interno di un percorso pensato per migliorare le tecniche di allevamento. 

Vi è una grande attenzione in merito a quelli che sono gli impatti della filiera sull’ambiente. Sarà interessante sottolineare il fatto che avviene, da parte degli operatori, un costante monitoraggio dei consumi energetici durante le fasi produttive con l’obiettivo di incrementare l’efficienza grazie alla tecnologia e a sinergie virtuose in ambito territoriale. Dal 2009 inoltre viene portato avanti un progetto virtuoso di recupero del sale esausto, scarto di lavorazione che può essere ancora funzionale: viene impiegato nei prodotti antighiaccio per le strade o nelle industrie conciarie.

Il Consorzio opera anche per garantire un corretto trattamento delle acque reflue nei siti produttivi: mediante un depuratore consortile si procede alla raccolta delle acque e successivamente alla loro analisi accurata. Il sistema di pretrattamento, realizzato nel 2015, consente dunque di migliorare le caratteristiche delle acque immesse in pubblica fognatura. 

Benessere e nutrizione sono al centro, la filiera è ad alta tracciabilità

La società moderna ha imparato a familiarizzare con i concetti di sostenibilità e valorizzazione del territorio: al tempo stesso le persone sono sempre più attente alla qualità del cibo e al mantenimento di un corretto stile di vita. Il Consorzio del Prosciutto di San Daniele è ancora una volta all’avanguardia, poiché da tempo promuove un prodotto profondamente rispettoso dei metodi di produzione tradizionali con l’obiettivo di portare in tavola alimenti genuini e salutari per la nutrizione

Infine, un ultimo approfondimento relativo alla tracciabilità del San Daniele DOP. Nel mondo moderno, abbiamo una continua necessità di conoscere le caratteristiche di ciò che consumiamo. Accade anche in relazione alla filiera alimentare: fornire indicazioni chiare e complete in relazione alle fasi e agli attori del processo produttivo è un presidio di trasparenza. Quest’ultima, non a caso, è tra i principi cardine della sostenibilità promossa dal Consorzio. È sempre più agevole accedere alle informazioni sul prodotto grazie all’impiego di sistemi di tracciabilità digitale che ‘raccontano’ l’origine della materia prima e le fasi di lavorazione di un prodotto simbolo del gusto made in Italy.