Idee green: il primo bosco anti-smog a Roma

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29/04/2023

Nei pressi della Valle dell’Aniene si trova il primo bosco anti-smog in Italia. Questo è il primo risultato della campagna “Foresta Italia”, promossa da Coldiretti e Rete Clima con la partecipazione di altri partner privati, per incentivare la creazione di “foreste urbane” in Italia contro gli effetti della crisi climatica. Andiamo a scoprire di cosa si tratta.

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E’ stato ideato il primo bosco anti-smog per ridurre le ondate di calore generate dalla crisi climatica.

Bosco anti-smog: cosa prevede il progetto?

sostenibile

Il progetto del primo bosco anti-smog è stato promosso a Roma da Coldiretti, Rete Clima e partner privati nell’ambito della campagna “Foresta Italia“, lanciata in occasione della Giornata della Terra 2023.

L’iniziativa consiste in un progetto di forestazione del Parco regionale urbano di Aguzzano, una distesa di 52 ettari a fianco della Riserva naturale della Valle dell’Aniene, dove sono stati piantati 3mila nuovi alberi.

Gli organizzatori della campagna, con la creazione del bosco, hanno dichiarato di voler lanciare un appello alle città italiane per iniziare un nuovo processo di riforestazione delle aree urbane.

Secondo Coldiretti, Rete Clima e gli altri partner del progetto:

“Le foreste urbane dovrebbero servire per aumentare la naturalità dei territori e le connessioni ecologiche locali, ridurre le emissioni di CO2, migliorare la qualità dell’aria, favorire la biodiversità, ridurre le temperature e proteggere dalle ondate di calore”.

Bosco anti-smog: quali sono i vantaggi del progetto

rinnovabile

L’obiettivo del progetto è quello di realizzare un grande piano di riqualificazione urbana di parchi e giardini che migliori la qualità dell’aria e della vita della popolazione dando una spinta all’economia e all’occupazione.

Secondo un’analisi Istat su Coldiretti, nelle città italiane si dispone di appena 33,8 metri quadrati di verde urbano per abitante. La situazione è peggiore nelle metropoli dove i valori vanno dai 17,1 di Roma, dai 17,8 di Milano ai 22,2 di Firenze, dai 42,4 di Venezia ai 9,2 di Bari.

Coldiretti e Rete Clima hanno affermato:

“Si tratta di alberi da filiera 100% italiana, che rispettano la biodiversità e le peculiarità locali, con la garanzia di una cura anche nelle fasi successive alla piantagione. Gli alberi e gli arbusti sono stati scelti infatti tra le specie tipiche e autoctone, tra cui la farnia, il leccio, il carpino bianco, l’acero campestre, il tiglio, il frassino maggiore, il pioppo, mentre tra gli arbusti la rosa canina, l’alloro, il ligustro, il corniolo, il biancospino”.

La scelta degli alberi piantati non è causale, infatti secondo il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, il bosco anti-smog potrebbe essere un’opportunità di educazione ambientale, così come una possibilità economica per il paese.

Paolo Viganò, fondatore di Rete Clima, ha affermato:

“Gli interventi di forestazione della Campagna Foresta Italia nascono dalla volontà delle aziende di contribuire, con azioni concrete ed efficaci, alla tutela ambientale […] Le piante sono prodotte nei vivai locali perché lo scopo dei progetti è anche quello di valorizzare la filiera florovivaistica italiana”.