Idroelettrico: energia gratuita per i cittadini in difficoltà

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20/02/2023

Lo ha stabilito la giunta regionale applicando una legge del 2020 che obbliga i concessionari di grandi derivazioni a fornire gratuitamente energia elettrica o, in alternativa, a garantire la monetizzazione dell’energia. Andiamo a scoprire qual’è l’ultima trovata per utilizzare l’energia idroelettrica per sostenere i cittadini in difficoltà in Veneto.

Idroelettrico
Un aiuto contro il caro energia arriva dall’idroelettrico veneto.

Energia idroelettrica: l’ultima novità in Veneto

Idroelettrico

Dall’idroelettrico veneto contributi ed energia gratuita per i cittadini in difficoltà. In questi giorni la Giunta regionale ha deliberato di destinare ai Servizi sociosanitari residenziali e alle famiglie bisognose i proventi versati dai titolari di grandi derivazioni idroelettriche. Più specificatamente gli operatori dovranno corrispondere all’amministrazione territoriale una quota dell’energia prodotta a titolo gratuito, che verrà quindi che trasferirà alle province interessate. O in alternativa garantire la monetizzazione dell’elettricità fornita.

Si tratta di un intervento reso possibile dalla legge regionale n.27 del 2020, applicata quest’anno  anche in risposta alla insistente crisi energetica. L’ultimo aggiornamento dell’ARERA per il mercato tutelato protetta un incremento del 59% nella spesa elettrica nei prossimi tre mesi. Una percentuale che senza gli interventi messi in campo dal governo in questi mesi risulterebbe addirittura più ampia.

Cosa prevede il progetto?

Progetto
Per fornire un aiuto agli utenti più fragili, la
Regione Veneto mette mano ad una delle risorse più importanti del suo territorio.  I criteri attuativi della Legge prevedono che il territorio di Belluno, che è la provincia in Veneto in cui ci sono più grandi derivazioni (24 impianti per una potenza nominale complessiva di 382.422,41 kW) e che gode del regime di autonomia differenziata sancito dallo Statuto della Regione, sia assegnata l’intera quota relativa all’energia ivi prodotta. Prevede, inoltre, che le altre province in cui insistono impianti idroelettrici si trattengano il 60% della quota, mentre il restante 40% sia suddiviso tra tutte le province (ad esclusione di Belluno che già si trattiene l’intera sua quota) in proporzione agli abitanti”.

L’energia gratuita idroelettrica del Veneto andrà ai servizi sociosanitari erogati dai Centri Servizi Residenziali e ai cittadini con ISEE inferiori a 20mila euro.