Il caro carburanti continua nonostante le misure del governo: di chi è la colpa?

-
03/06/2022

Controllando siti di informazione sul traffico e vari dati del ministero dello Sviluppo Economico potrete accorgervi che il caro carburanti sta continuando inesorabilmente. Nonostante tutte le misure sul taglio delle accise e i vari bonus erogati cosa sta succedendo ora?

Carburanti

Ebbene sì, ii prezzi dei carburanti riprendono a salire alle stelle nonostante le varie misure del governo, in alcune stazioni di servizio la benzina supera i 2 euro/L e il diesel 1.9 euro/L. L’unione europea ha ragionato a lungo sul da farsi e la soluzione migliore è sembrata essere l’embargo al petrolio russo.

Il caro carburanti : cosa succede?

Gas

L’Unione Europea, lo scorso 31 Maggio ha raggiunto l’accordo per l’embargo immediato al petrolio derivante dalla Russia. In sostanza il blocco dell’importazione ammonterebbe al 90% del greggio acquistato dal Cremlino. Ovviamente questa mossa ha smosso il mercato e i prezzi che hanno influito sul rialzo dei costi per il petrolio in generale.

Gazprom, compagnia monitorata dal Governo russo, sta iniziando ad interrompere le forniture ai Paesi Europei, che giustamente si rifiutano di pagare in rubli. La situazione che si viene a creare, non influisce direttamente sui costi dei carburanti, però genera una situazione di forte instabilità, mai positiva per il mondo.

Il caro carburanti : a quanto ammonta l’aumento?

Aumento, Soldi

Secondo un inchiesta portata avanti da Altro consumo, che ha verificato i prezzi di benzina e diesel in modalità self, possiamo dire con molta certezza che nella migliore delle ipotesi il rincaro era del 21% e anche del 40% in casi estremmi.

Questa è una vicenda di pochi fiorni fà. Purtroppo la crisi sta portando instabilità e paura, che ovviamente hanno influito pesantemente sul rialzo delle quotazioni nell’area del Mediterraneo.Non stiamo dunque parlando solo degli ultimi giorni, per questo sarebbe necessario un ulteriore intervento per calmierare i prezzi e ristabilire gli equilibri.

La politica energetica dovrebbe iniziare a finanziare le società che lavorano per la sostenibilità e le energie rinnovabili e non quelle che producono energia fossile.