Il cervo volante: pechè non conviene uccidere questo insetto
Conosci il cervo volante? È un coleottero davvero affascinante, che per le sue dimensioni che fa paura a molte persone. Ma non lasciarti intimorire: è innocuo, bellissimo e prezioso per la biodiversità. Andiamo a scoprire le particolarità di questa specie e quali sono le motivazioni per preservare la loro vita.
Una volta che l’avrai conosciuto più a fondo capirai perché non ucciderlo è la scelta migliore.
Cervo volante: cosa è?
Il cervo volante è un coleottero (proprio come le coccinelle, gli scarabei e le lucciole) della famiglia dei Lucanidi. In Italia lo troviamo praticamente un po’ dappertutto, soprattutto nei mesi estivi. Ricorda, in qualche modo, uno scarabeo, ma è molto più grande (è il coleottero più maestoso che esista) e si caratterizza per le corna che ricordano in tutto e per tutto quelle di un cervo.
Queste corna, tuttavia, sono una prerogativa maschile: le femmine non ne hanno. E soprattutto non sono semplici corna, ma strutture per la masticazione che i cervi volanti utilizzano per combattere gli altri maschi della specie.
Cervo volante: per quale motivo non conviene ucciderlo
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Come accennato, trovarsi di fronte a un cervo volante può fare paura, perché le dimensioni (arriva fino a otto centimetri) sono notevoli e il suo aspetto è piuttosto minaccioso.
Tuttavia, come tutti i coleotteri il cervo volante è innocuo per l’uomo e le sue mandibole non sono abbastanza potenti da pizzicare la pelle. Soprattutto, il temperamento del cervo volante è mite.
Questo insetto vive sugli alberi, anche in quelli vecchi composti da legno ormai morto. Nel nostro paese, tuttavia, la gestione forestale, come fa sapere il WWF, prevede l’abbattimento sistematico di queste piante. Il coleottero di cui parliamo, quindi, si trova spesso privato del suo habitat naturale, rischiando di non trovare un’altra sistemazione.
Si tratta di un esempio lampante dell’importanza della biodiversità: quando questa non viene rispettata, il pericolo per moltissime specie animali e vegetali si amplifica. Non riguarda infatti solo una determinata specie o un determinato animale: tutto è connesso e intrecciato.