Il glifosato : l’impatto degli erbicidi sulle animali impollinatori
Gli animali impollinatori come le api rappresentano da moltissimo tempo un tassello fondamentale per l’ambiente e gli ecosistemi di tutto il mondo. A causa dell’intervento dell’uomo e dell’impiego di sostanze chimiche nell’agricoltura si è creato un impatto da non sottovalutare per l’esistenza di questi insetti. Andiamo a scoprire perchè.
Secondo uno studio condotto dall’Università di Costanza esistono degli effetti nocivi indiretti degli erbicidi sugli animali impollinatori, in particolare il glifosato può essere definito come uno dei più dannosi per gli ecosistemi.
Il Glifosato: gli effetti nocivi sulle colonie di api
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Per stabilire la messa in commercio degli erbicidi, in Europa e negli Stati Uniti, le varie autorità devono valutare gli effetti collaterali che questi potrebbero apportare ad organismi diversi da quelli bersaglio di protezione. Purtroppo, secondo la regolamentazione, si definiscono solo gli effetti diretti sui singoli individui e non altri tipi di impatto indiretti.
Secondo uno studio condotto dall’Università di Costanza, in Germania, possiamo dire che l’approccio adottato risulta essere sbagliato e contro producente, in quanto molti fitosanitari creano un impatto importante sugli animali impollinatori. Nonostante ciò, l’UE si appresta a ri-autorizzare uno dei prodotti più discussi: il Glifosato.
Alcuni animali impollinatori vengono danneggiati dall’esposizione a questo erbicida, che indirettamente porta ad uno sbilanciamento nella regolazione delle temperature all’interno degli alveari delle api.
Il Glifosato : la ricerca dell’Università di Costanza
Lo studio si basa sul caso delle api selvatiche, che in condizioni di normalità riescono a mantenere costante la temperatura dei loro alveari a 30-35°C. Con questi gradi, le uova riescono a schiudersi rapidamente in modo da sostenere lo sviluppo della colonia che rimane in grado di generare api regine e fuchi. A causa dello smantellamento del sistema non è possibile raggiungere la maturazione delle uova e quindi il benessere del nido.
I ricercatori dell’Università di Costanza, hanno sottoposto alcune colonie di api a livelli di Glifosato simili a quelli presenti nei campi agricoli ed è risultato che con un apporto del genere, gli alveari sono stati in grado di tenere la temperatura ideale per il 25% del tempo in meno. Questo studio ha dimostrato che gli erbicidi hanno un effetto deleterio sulla capacità di crescita delle colonie che già stanno vivendo un periodo difficile visti i cambiamenti climatici in corso.
Gli autori dello studio spiegano: “Gli effetti subletali, cioè gli effetti sugli organismi che non sono letali ma che possono essere osservati, ad esempio, nella fisiologia o nel comportamento degli animali, possono avere un impatto negativo significativo e dovrebbero essere presi in considerazione quando i pesticidi vengono approvati in futuro”
Cosa possiamo fare per evitare che la vita delle colonie delle api selvatiche peggiori ulteriormente?