Il vincitore del Premio Letterario sull’ambiente: “Le Pagine della Terra”

Ieri sera Venezia si è tenuta la premiazione del Premio Letterario sull’ambiente, ideato e fondato dalla psicologa Vera Slepoj e dall’imprenditore Claudio Cutuli. Al primo posto “Le lacrime dei pesci non si vedono” di Massimiliano Scuriatti.

concorso poesia ambiente

Ieri sera presso il Teatro La Fenice di Venezia, ha avuto luogo la premiazione per il premio della seconda edizione del Premio Letterario sull’ambiente “Le Pagine della Terra”. Nato dall’idea della psicologa Vera Slepoj e dall’imprenditore Claudio Cutuli, il premio letterario è stato ideato perché possa esserci sempre più attenzione e partecipazione attiva sul tema della tutela ambientale, ma anche:

[…] Dell nostra vita e la sostenibilità del Pianeta e di tutti gli esseri viventi di cui ne sono l’essenza. Un premio letterario assolutamente nuovo, che si pone l’obiettivo di mettere lo scrittore e l’opera letteraria, il romanzo, all’apice di un contenuto fortemente educativo e in grado, come tutti i romanzi, di poter modificare la visione del mondo.
Una visione che veda l’ambiente, la tutela degli alberi, del mare, delle montagne, degli animali e del nostro stesso modo di vivere al centro della costruzione delle storie e dei contenuti letterari.

Come recita il sito ufficiale del concorso letterario. Un’iniziativa volta a stimolare una creazione che parta da sensibilità ne dia altrettanta e dove ieri è stato premiato “Le lacrime dei pesci non si vedono” di Massimiliano Scuriatti.

Il primo premio a Massimiliano Scuriatti

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Durante la premiazione avvenuta ieri sera del premio Le Pagine della Terra, la giuria composta dal neo ministro alla cultura Gennaro Sangiuliano, Enrico Vanzina, Ermete Realacci, Rosalba Giugni, Laura Lega, Marco Cappelletto, Padre Enzo Fortunato, Gaetano Cappelli, Giovanni Grasso, Marco Frittella, il generale Antonio Pietro Marzo, Barbara Degani, Vincenzo Pepe, Antonio Polito e Paolo Possamai ha premiato Massimilano Scuratti, autore di “Le lacrime dei pesci non si vedono”.

La trama dell’opera vincitrice ha come protagonista un giovane ragazzo, Vittorio che nel 1949 inizia a percepire che quel nuovo benessere economico e il cambiamento dell’assetto sociale e lavorativo che vede intorno, non siano poi così “buoni”. Anzi, Vittorio prevede che dall’uso ossessivo di risorse potrà nascere malattia e non benessere, soprattutto quando si accorge dei pesci nel mare, morti per colpa di sostanze tossiche.