Impianto agri-fotovoltaico gigante: il progetto ambizioso in Italia

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30/03/2023

L’impianto agri-fotovoltaico da 9 megawatt i sorgerà tra Marcon e Mogliano. Sotto i pannelli solari troveranno posto le coltivazioni agricole e quindi sarà possibile integrare natura ed energia. Andiamo a scoprire tutti i dettagli.

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L’impianto agri-fotovoltaico sorgerà al confine tra Marcon e Mogliano, appena a sud dell’autostrada A27.

Maxi impianto agri-fotovoltaico: le caratteristiche

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All’Antony Palace Hotel di Marcon, si è svolta la presentazione dello studio d’impatto ambientale.

È stata l’occasione per conoscere maggiori dettagli sul progetto, per cui è in corso in Regione la procedura di Valutazione d’impatto ambientale. In tal senso, i tecnici hanno spiegato che è terminata la fase di verifica documentale e da adesso chiunque ne abbia interesse potrà formulare delle osservazioni da inviare alla Regione.

La società proponente, la Cs Vega Srl con sede a Milano, fa riferimento al gruppo Canadian Solar, fondato nel 2001 in Canada e oggi considerato leader nel settore delle rinnovabili, con oltre 14 mila dipendenti in tutto il mondo.

Il progetto, che sarà denominato “A170 Marcon”, avrà un’estensione complessiva di 23,87 ettari, di cui una decina per l’impianto vero e proprio. Sorgerà nella zona a nord del territorio di Marcon al confine con Mogliano. Quest’ultimo è interessato per poco meno di un ettaro, tutta la restante superficie è in territorio di Marcon.

L’impianto avrà una potenza nominale complessiva di 9 megawatt di picco, ma quella reale che si pensa di immettere in rete è di 7,6 megawatt. Per la connessione alla rete, l’impianto sarà dotato di una serie di cabine di trasformazione e inverter.

Le particolarità del progetto

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I tecnici hanno sottolineato che la particolarità del progetto sta nel fatto che l’impianto permetterà sul terreno di attuare due produzioni. A quella fotovoltaica, si affianca quella agricola, con la possibilità sotto i pannelli di sviluppare produzioni a biomassa o altre colture.

I progettisti hanno assicurato che non vi sono impatti legati all’inquinamento elettromagnetico o acustico. Vari i quesiti posti dal pubblico, riguardo alle modalità di smaltimento dei pannelli dopo i 30 anni di concessione, sugli svantaggi del progetto e sull’impatto visivo. Su questo fronte, i tecnici hanno illustrato le opere di mitigazione ambientale, tra cui 1.475 metri di nuove siepi da piantumare per una superficie complessiva delle siepi di 6.633 mq.