Incentivi auto 2023: la situazione attuale

-
10/06/2023

I nuovi incentivi auto del 2023 sono stati resi disponibili a partire dal 10 gennaio di quest’anno. Il Governo italiano ha stanziato complessivamente 630 milioni di euro per agevolare l’acquisto non solo di auto, ma anche di veicoli commerciali elettrici e motocicli. Andiamo a scoprire quali sono tutte le possibilità.

Soldi
Un passo importante per aiutare tutti i cittadini che intendano acquistare un’auto a basse emissioni.

Incentivi auto 2023: quali sono

money-4068357__340

L’allocazione delle risorse per il settore delle auto è stata la seguente:

  • 190 milioni di euro per le auto con emissioni comprese nella fascia 0-20 g/km di CO2 (elettriche)
  • 235 milioni di euro per le auto con emissioni comprese nella fascia 21-60 g/km di CO2 (ibride Plug-in)
  • 150 milioni di euro per le auto con emissioni comprese nella fascia 61-135 g/km di CO2

Inoltre, il 5% del fondo destinato alle auto elettriche e Plug-in sarebbe stato riservato agli acquisti effettuati da persone giuridiche per attività di car sharing commerciale o noleggio.

Invece, lo schema degli incentivi è il seguente:

Auto 0-20 g/km di CO2 (fino a 35 mila euro + IVA): 3 mila euro senza rottamazione – 5 mila euro con rottamazione
Auto 21-60 g/km di CO2 (fino a 45 mila euro + IVA): 2 mila euro senza rottamazione – 4 mila euro con rottamazione
Auto 61-135 g/km di CO2 (fino a 35 mila euro + IVA): 2 mila euro con rottamazione


Leggi anche: Incentivi auto ibride ed elettriche 2022: chi può richiederli e come funzionano

A metà anno, è interessante valutare lo stato delle risorse rimaste e l’efficacia degli incentivi. I fondi destinati alle auto con emissioni comprese nella fascia 61-135 g/km di CO2 sono stati esauriti rapidamente, impiegando circa un mese per essere completamente utilizzati.

Tuttavia, la situazione è molto diversa per le auto elettriche e le ibride Plug-in. Al momento, rimangono oltre 150 milioni di euro di fondi dedicati alle auto elettriche e quasi 211 milioni di euro per le ibride Plug-in. Questo significa che le risorse a disposizione non sono state sfruttate appieno e che potrebbero non essere utilizzate integralmente entro la fine dell’anno.

Incentivi auto 2023: cosa fare per migliorare?

Immagine3

L’utilizzo limitato degli incentivi per le auto elettriche e Plug-in ha generato dibattiti e richieste di intervento da parte di varie associazioni di categoria. Ad esempio, l’UNRAE ha chiesto un aumento del tetto massimo di prezzo per accedere all’Ecobonus per le auto elettriche, insieme all’inclusione di tutte le persone giuridiche con un bonus a importo pieno. Anche l’ANFIA ha sottolineato la necessità di rivedere gli incentivi per sostenere la crescita del mercato delle auto elettriche.

Motus-E, un’altra importante associazione del settore, ha sollecitato modifiche agli incentivi per ridurre il divario tra l’Italia e gli altri Paesi europei in termini di adozione di auto elettriche. Attualmente, l’Italia sta ancora cercando di recuperare il ritardo accumulato rispetto a nazioni come Francia, Germania e Regno Unito, dove la quota di mercato delle auto elettriche supera il 14%.

Francesco Naso, segretario generale di Motus-E, auspica che vengano rivedute le politiche incentivanti e fiscali per le auto elettriche destinate ai privati e alle flotte, al fine di favorire una maggiore adozione di veicoli a basse emissioni e migliorare la posizione dell’Italia sul mercato europeo.

In conclusione, a metà anno, sono ancora disponibili consistenti fondi per gli incentivi alle auto elettriche e ibride Plug-in. Tuttavia, sono emerse richieste di riforma per rendere gli incentivi più efficaci e stimolare ulteriormente il mercato delle auto a basse emissioni in Italia.


Potrebbe interessarti: Incentivi auto 2022: come ottenerli?