Inquinamento: allarme pestici in Europa

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03/05/2023

Il rapporto dell’Agenzia europea per l’ambiente sul tema dei pesticidi usati in agricoltura ha rilevato come l’intera Unione Europea non sta rispettando gli obiettivi prefissati per ridurre la loro quantità. Andiamo a scoprire quali sono i rischi e le conseguenze legate al sovrauso di queste sostanze.

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L’Europa, negli ultimi dieci anni, non solo non è riuscita a diminuire l’utilizzo di pesticidi, ma non è riuscita neanche ad evitare un loro aumento.

Pesticidi: la situazione in Europa

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L’utilizzo di pesticidi per l’agricoltura in Europa è aumentato. Le vendite di prodotti fitosanitari in tutti i Paesi membri dell’Unione Europea hanno raggiunto le 350mila tonnellate, ogni anno dal 2011 al 2020.

Germania e Francia, ma anche Austria e Lettonia sono i paesi che hanno prodotto più pesticidi. Solo in 11 paesi i volumi venduti sono scesi. I più virtuosi restano Repubblica Ceca, Portogallo e Danimarca.

Il rapporto dell’Agenzia europea per l’ambiente (EEA) sottolinea che l’Europa sia ancora ben lontana dagli obiettivi di riduzione del 50% dell’uso di pesticidi entro il 2030 che si è data.

All’interno del rapporto dell’Agenzia europea per l’ambiente si legge:

“Nel 2020, sono stati rilevati uno o più pesticidi al di sopra delle soglie di preoccupazione (un rischio per la salute umana) nel 22% di tutti i siti di monitoraggio in fiumi e laghi in Europa. In termini di inquinamento del suolo, l’83% dei terreni agricoli analizzati in uno studio del 2019 conteneva residui di pesticidi”

Pesticidi: la situazione in Italia

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Il nostro Paese non è tra quelli più virtuosi, anzi le acque superficiali presenti nel Nord e nel Centro Italia registrano livelli di imidacloprid, un insetticida neonicotinoide, molto più alti rispetto ai livelli che l’Europa ha indicato come soglie massime da dover rispettare.

Il Nord-Ovest italiano è poi il peggiore in assoluto per livelli di atrazina nelle acque di falda. Questo nonostante la stessa sostanza sia stata messa al bando in Italia 31 anni fa.

Per risolvere il problema dei pesticidi, bisognerebbe rispettare la strategia Farm to fork.

Nel rapporto sopra citato viene specificato dagli autori:

“Potremmo ridurre la nostra dipendenza dai pesticidi chimici per mantenere le rese dei raccolti e i volumi complessivi di utilizzo dei pesticidi passando a modelli alternativi di agricoltura, come l’agroecologia”.