Inquinamento atmosferico e danni alla salute: come proteggersi
L’inquinamento atmosferico rappresenta un reale e pericoloso rischio per la salute umana. Ma come proteggersi da esso? Vediamo insieme.
In questi ultimi giorni, le condizioni metereologiche hanno fatto sì che le concentrazioni di inquinanti in alcune città raggiungesse livelli elevatissimi.
Le regioni in cui la situazione risulta essere più grave sono quelle che si trovano nel Nord Italia, in particolare Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna.
Ciò ha portato in molte città all’adozione di misure temporanee antismog di secondo livello, tra i cui divieti rientrano la circolazione di determinati veicoli e il riscaldamento domestico.
Emergenza smog: l’allarme di Legambiente
Come ogni anno, Legambiente ha redatto il rapporto “Mal’aria di città 2023” tramite cui ha reso note le città italiane più inquinate.
Nel 2022, 29 città su 95 hanno superato i limiti giornalieri di Pm10: le situazioni peggiori a Torino, Milano Modena, Asti, Padova e Venezia che hanno registrato più del doppio degli sforamenti consentiti.
I danni per la salute
L’inquinamento atmosferico genera dei danni alla salute umana, causando problemi respiratori, quali l’asma, l’enfisema, le allergie e molte altre malattie, fino ai tumori ai polmoni.
Inoltre, l’inquinamento atmosferico è associato a una serie di condizioni come il diabete, l’obesità, le malattie cardiocircolatorie, il morbo di Alzheimer e la demenza.
Secondo un rapporto dell’Agenzia europea per l’ambiente (Eas), l’Italia si colloca al primo posto nell’Unione europea per morti premature causate dalle polveri sottili. Nel 2020 si sono registrate quasi 70mila persone morte prematuramente.
Come proteggersi
I danni causati alla salute dell’inquinamento atmosferico dipendono, innanzitutto, dalla dimensione delle polveri sottili. Le particelle il cui diametro supera i 10 micron si fermano nelle prime vie respiratorie, mentre quelle con diametro compreso tra i 5 e i 10 micron arrivano fino alla trachea e ai bronchi e quelle inferiori a 5 possono raggiungere gli alveoli polmonari.
Per proteggersi è possibile rivolgersi all’utilizzo di mascherine, da quelle chirurgiche, in carta o cotone, usa e getta, utili a fermare il particolato più grossolano, come farebbe una sciarpa, a quelle con il filtro (Ffp, Filtering Face Piece), che a seconda della composizione e della granulometria della trama con cui sono costruite, proteggono da diversi tipi di sostanze tossiche, polveri sottili e agenti patogeni a trasmissione aerea.