Inquinamento atmosferico e malattie psichiatriche: confermato il collegamento, la parola degli esperti
Non c’è dubbio: l’inquinamento atmosferico aumenta l’incidenza dei casi clinici di demenza. Questo è quanto afferma uno studio svolto da un gruppo di esperti in materia della Harvard TH Chan School of Public Health, negli Stati Uniti, che ha analizzato diversi casi arrivando alla conclusione.
L’inquinamento atmosferico aumenta il rischio di demenza, e basterebbe un’esposizione anche a livelli inferiori rispetto agli standard di qualità dell’aria di paesi come Regno Unito, Stati Uniti e della maggior parte dei paesi dell’Unione europea.
A dirlo sono gli studiosi della Harvard TH Chan School of Public Health, negli Stati Uniti, che hanno svolto ben 14 studi che analizzano l‘interdipendenza tra la malattia mentale e l’esposizione al particolato fine, un inquinante atmosferico fatto di minuscoli frammenti di sostanze tossiche.
L’analisi dei ricercatori mostra che ogni volta che la concentrazione di questa sostanza nell’aria aumenta di 2 microgrammi per metro cubo, il rischio di incidenza della demenza aumenta del 4%. Risultati preoccupanti che fanno pensare sia necessario un vero ripensamento da parte di cittadini, aziende e istituzioni dei proprio livelli di consumo e inquinamento.
Inoltre, gli studi sottolineano che l’esposizione al biossido di azoto e ai gas di ossido di azoto che si producono dalla combustione di combustibili fossili, sono ulteriormente dannosi per la salute e aumentano l’incidenza della demenza.
Inquinamento: fanno preoccupare i dati di incidenza sul rischio di demenza, lo studio
Gli esperti dell’University College di Londra nel Regno Unito spiegano in che modo l’inquinamento atmosferico sia correlato al rischio di demenza:
le stime attuali suggeriscono che le concentrazioni di PM2,5 nelle principali città variano considerevolmente da meno di 10 microgrammi per metro cubo in alcune città (ad esempio Toronto, in Canada) a oltre 100 microgrammi per metro cubo in altre (ad esempio Delhi, in India), pertanto l’inquinamento atmosferico ha il potenziale per influenzare sostanzialmente il rischio di demenza a livello globale.
Sono 6,5 milioni i morti attribuibili all’inquinamento atmosferico ogni anno. Un rischio inevitabile, a cui siamo tutti esposti in egual misura. Per questa ragione, non essendo un rischio da cui possiamo proteggerci con particolari comportamenti, l’unica possibilità è che vengano presi dei provvedimenti a livello istituzionale, come evidenzia Susan Mitchell, head of policy dell’Alzheimer’s Research UK.