Inquinamento: il trattato globale per la riduzione della plastica nel mondo

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18/05/2023

L’inquinamento della plastica rappresenta una delle problematiche più allarmanti per il nostro pianeta. La presenza di questo materiale nel mondo ha portato ad alcune conseguenze negative sull’ambiente e sugli ecosistemi vegetali e animali. Il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP), tramite un nuovo report, invita i governi internazionali a collaborare congiuntamente per eliminare la piaga della plastica nel mondo. Andiamo a scoprire qual’è la direzione da seguire per raggiungere questo obbiettivo.

Inquinamento, Plastica

La soluzione dell’UNEP consiste nella creazione di un trattato globale che ha come obbiettivo la riduzione dell’80% della plastica entro il 2040.

Stop plastica: la soluzione dell’UNEP

Riscaldamento, Globale

Il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP) ha presentato un nuovo rapporto sull’inquinamento legato all’utilizzo della plastica, in vista della seconda tranche di negoziati a Parigi per la realizzazione di un accordo globale sul tema.

Dal 2005 ad oggi, la plastica è un materiale in crescita continua. Anche se in Europa sono state introdotte misure come la Plastic Tax, queste non bastano per tutti gli altri paesi nel mondo. In tutto il globo, secondo uno studio pubblicato sulla rivista Plos One, i frammenti di plastica corrisponderebbero a 117mila miliardi.

In occasione della quinta sessione dell’Assemblea delle Nazioni Unite per l’Ambiente, tenutasi lo scorso marzo a Nairobi, è stata sviluppata una prima soluzione al problema. Tra poco ci sarà invece l’Assemblea di Parigi, dove i governi dell’UNEP, dovranno radunarsi per sviluppare uno strumento adatto che sia in grado di far ridurre drasticamente l’utilizzo della plastica in tutti i paesi interessati.

Il trattato globale contro l’inquinamento della plastica

Plastica, Oceani

Jyoti Mathur-Filipp, Segretario esecutivo del Segretariato del Comitato intergovernativo di negoziazione (INC), ha specificato:

“Mai prima d’ora i governi si erano riuniti per porre fine all’inquinamento da plastica a livello globale. Dimostra cosa è possibile fare con la cooperazione internazionale. In particolare, la risoluzione riconosce il contributo significativo dei lavoratori in contesti informali e cooperativi alla raccolta, allo smistamento e al riciclaggio della plastica in molti Paesi”.

Prosegue così il Jyoti Mathur-Filipp:

A tal proposito, l’INC ha chiesto al Segretariato di preparare un documento con “le potenziali opzioni per la definizione di uno strumento internazionale giuridicamente vincolanti”.

E’ necessario riciclare per ridurre l’inquinamento di almeno il 20% entro il 2040. Nel report del Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente, emerge la regola delle tre R: riuso, riciclo e riorientamento. Non a caso il settore del riciclaggio potrebbe negli anni diventare uno dei settori più stabili. Collegato al termine riciclaggio c’è il riuso degli oggetti, tra cui bottiglie ricaricabili, sistemi di deposito e sistemi di ritiro degli imballaggi. Grazie all’apporto di queste attività si potrebbe ridurre l’inquinamento di plastica del 30%.

Per riorientamento invece, si intende la sostituzione di materiali come gli involucri della plastica e gli articoli da asporto. Queste tipologie di oggetti potrebbero essere realizzati con materiali alternativi. Coniugando riuso, riciclaggio e riorientamento, si potrebbe raggiungere una riduzione dell’inquinamento da plastica del 47%.

Inger Anderson, direttore esecutivo dell’UNEP, ha spiegato:

“Questo rapporto dell’UNEP traccia una tabella di marcia per ridurre drasticamente questi rischi attraverso l’adozione di un approccio circolare che tenga la plastica lontana dagli ecosistemi, dai nostri corpi e dall’economia”