ISPRA: aggiornamento dello stato di severità idrica nazionale
È appena stato pubblicato il nuovo aggiornamento dello stato di severità idrica a scala nazionale e la situazione appare migliorata, anche se ancora non completamente “sicura”.
L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) ha appena pubblicato il report aggiornato che informa su quale sia l’attuale stato di severità idrica su scala nazionale.
L’ultimo aggiornamento da parte degli Osservatori distrettuali permanenti per gli utilizzi idrici risale alla giornata di ieri, 15 novembre 2022. Esistono diversi scenari di severità idrica che gli Osservatori individuano come segue: situazione normale ossia scenario non critico, scenario di severità idrica bassa, scenario di severità idrica media e scenario di severità idrica alta ovvero “Quando la risorsa idrica non risulta sufficiente a
evitare danni al sistema, anche irreversibili”.
Quello attuale è apparso uno scenario di severità medio/bassa, anche se rimane importante il monitoraggio e soprattutto è bene agire dove la severità è ancora alta.
L’attuale situazione idrica del Paese
Da quanto perviene delle ultime riunioni degli Osservatori permanenti per gli utilizzi idrici, sono stati riconosciuti “Alcuni primi segnali positivi nella disponibilità idrica, ma resta la necessità di un continuo monitoraggio”, sottolineano dall’ISPRA.
Lo stato di severità idrica a scala nazionale aggiornato al 15/11/2022, come riportato nell’immagine fruibile nel presente articolo, è stata ottenuta considerando la situazione
media in ciascun Distretto idrografico.
Come visibile rispetto a pochi mesi fa, in cui in alcuni Distretti sono state sfiorate situazioni preoccupanti, ora la disponibilità generale è aumentata ma essendo quelle dell’ISPRA medie a livello distrettuale, esiste la possibilità che “Ci siano anche aree all’interno dei singoli Distretti idrografici con uno stato di severità idrica differente (minore o maggiore rispetto a quello del Distretto)”.
Ecco perché, invita l’ISPRA, è bene concentrarsi sui Bollettini dei singoli Osservatori e alle sintesi riportate per avere ben chiara la situazione e di conseguenza agire con politiche efficienti considerando nel dettaglio la situazione di ogni Distretto.
Comunque ad essere ancora in crisi è solo un Distretto in tutta la Penisola, cioè quello dell’Appenino Settentrionale. Altrimenti, metà del Paese vede una severità media e l’altra metà invece bassa. La Sicilia è l’unico distretto in cui esiste una normale disponibilità idrica.