Jeans creati con gli scarti della birra: riciclo intelligente

-
15/08/2022

Un birrificio giapponese sta trasformando gli scarti dei suoi processi di produzione di birra in jeans. Non solo sono sostenibili, ma anche più leggeri e traspiranti dei classici pantaloni. Andiamo a scoprire di cosa si tratta nello specifico.

Jeans

Amato da molti e presente negli armadi di almeno la metà della popolazione mondiale, il jeans è un capo che resiste al tempo. Ma quanto è grande il suo impatto ambientale?

Jeans fatti con gli scarti della birra: l’idea innovativa

Luppolo

Tra piantagioni di cotone con pesticidi, consumo spropositato d’acqua e coloranti inquinanti, purtroppo la produzione di jeans è molto inquinante. Ma dal Giappone arriva un’alternativa all’insegna dell’economia circolare: i jeans fatti con gli scarti della birra.

Il birrificio giapponese Sapporo Breweries ha deciso di trasformare i sottoprodotti provenienti dalla produzione di birra, come le trebbie o i gambi e le foglie di luppolo, che solitamente venivano scartati, in vestiti. Per farlo, si è affidato all’esperienza e alla tecnologia dell’azienda Shima Denim Works, già nota per la realizzazione di un denim fatto con gli scarti della canna da zucchero.

Jeans fatti con gli scarti della birra: come sono fatti e quanto costano


Leggi anche: Jeans ecosostenibili, ora è possibile

Riciclare

Inizialmente sono stati inseriti nello shop online soltanto 30 paia di Black Label Malt & Hops Jeans, così sono stati chiamati, e venduti ad un prezzo di certo non economico: 41.800 yen giapponesi (circa 290 euro).

Shinnosuke Araki di Sapporo Breweries, ha confessato a un mezzo locale che l’azienda è rimasta sorpresa dalla quantità di persone interessate all’acquisto di questi jeans circolari, descrivendo la richiesta come “molto più grande del previsto”. Inoltre ha precisato che il comfort è stata tra le caratteristiche più apprezzate dagli acquirenti.

Per creare i pantaloni Black Label Malt & Hops Jeans, l’azienda Shima Denim Works ha riutilizzato gli scarti del processo di fermentazione della Black Label, la birra scura di Sapporo. Prima ha trasformato le trebbie, i gambi e le foglie del luppolo in washi, un tipo di carta molto sottile prodotta in Giappone. Dopodiché con questo materiale ha realizzato il filato utile per cucire i jeans di birra.