La dannosità della capsule di caffè: hanno “invaso” il pianeta?

Le capsule di caffè potrebbero apparire “innocenti”, ma non lo sono affatto. Il mercato globale delle capsule di caffè è in continua crescita e con esso i rifiuti ad esso associati: basti pensare che l’impronta globale dei rifiuti annuali di capsule di caffè sia di circa 576.000 tonnellate.

capsule caffe

I rifiuti annuali di capsule di caffè, quasi 580.00 tonnellate, equivalgono a circa il peso combinato di 4.400 scuolabus. Già questo dato dovrebbe essere abbastanza per accendere le coscienze e fare comprendere quanto ci sia un serio problema dietro l’utilizzo delle capsule di caffè, specialmente perché quando divengono rifiuti lo smaltimento è troppo lento e complesso.

Tutt’altro che sostenibili ma estremamente richieste, non a caso il mercato delle capsule di caffè, bevanda tra le più amate e utilizzate al mondo è in costante crescita e sembra non fermarsi. Anzi secondo le stime basate sull’attuale andamento, entro il 2025 il mercato globale del prodotto crescerà fino a superare i 29 miliardi di dollari.

Capsule di caffè: un mercato rischioso

Capsule Caffe

Essere sempre più attenti all’uso di certi materiali e al riciclaggio dei rifiuti in generale è oggi estremamente importante, non a caso l’Unione Europea ha recentemente proposto nuove così da ridurre i rifiuti di imballaggio, comprese appunto le cialde di caffè. Si richiede infatti un passaggio verso imballaggi riciclati e non solo: le aziende dovranno impegnarsi per raggiungere un riciclaggio su larga scala entro il 2035.


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Nel frattempo però le capsule di caffè sono molto richieste e ancora vedono impiegati materiali come la plastica. In Europa e nel Nord America ad esempio, le capsule più utilizzate sono anche le meno sostenibili, e come già specificato il mercato globale delle capsule di caffè cresce a ritmi sorprendenti. Peccato però aumentino allo stesso modo anche i rifiuti.

Proprio per questo sono nate campagne ambientali come “Kill the K-Cup“, volte a sensibilizzare le aziende produttrici del caffè a cambiare direzione. Alcune di esse hanno effettivamente trovato soluzioni diverse, producendo capsule in alluminio o fibra compostabile. Il problema è che i piccoli progressi danno speranza ma non garantiscono la risoluzione dell’inquinamento causato dall’insostenibile e insistente uso di cialde.

Altro problema è, oltre al fatto che le cialde in alluminio e plastica sono comunque le più diffuse, per quanto riguarda quelle compostabili realizzate con fibre vegetali, bambù o carta (quindi tutti materiali biodegradabili) ben meno dannose delle altre, costituiscono un problema quando diventano rifiuti.

Il motivo è che gli impianti di compostaggio industriale sono ancora indietro nella gestione degli imballaggi biodegradabili. Servirebbe dunque un cambiamento radicale verso un mondo più green in tutte le direzioni, se davvero si vuole assicurare un atteggiamento più sostenibile. Altrimenti si troveranno soluzioni che rimarranno sempre “a metà”.