La perdità della biodiversità : cosa fare per frenare il processo?
La sesta estinzione di massa in corso è riconosciuta dagli scienziati proprio dal fenomeno di perdità della biodiversità. La situazione odierna non è delle migliore, infatti a causa dei cambiamenti climatici e al continuo intervento dell’uomo sul pianeta, moltissime specie animali e vegetali stanno scomparendo. Andiamo a scoprire cosa potremmo fare per frenare e invertire tale processo distruttivo.
Secondo gli scienziati quasi metà della superficie terrestre deve essere posta sotto una forma adatta di protezione, andiamo a vedere come.
La perdità della biodiversità : i risultati della ricerca
Parliamo di circa 65 milioni di km2 che dovrebbe essere sottoposta ad una forma di protezione. Questo spazio sarebbe abitato da almeno 1,8 miliardi di persone i cui bisogni sono armonizzati con quelli della tutela degli ecosistemi. Sono stati effettuati due studi pubblicati recentemente su Science a cui ha collaborato anche l’Università la Sapienza di Roma.
La protezione indica sia parchi che riserve e aree protette oltre l’approvazione di politiche di uso del suolo rispetto alla conservazione degli ecosistemi. Gli autori dello studio scrivono: “Più di 1,8 miliardi di persone vivono su queste terre, quindi sono essenziali risposte che promuovano l’autonomia, l’autodeterminazione, l’equità e la gestione sostenibile per salvaguardare la biodiversità”
Il secondo aspetto da considerare è quello della connessione tra le diverse aree sotto tutela. Per limitare la perdita di biodiversità, gli spazi che saranno tutelati dovranno essere collegati tra di loro con degli appositi “corridoi”.
La perdità di biodiversità : cosa fare?
I territori da proteggere sono vastissimi e per calcolarli, gli scienziati si sono basati su diversi modelli da cui è emerso che 1,3 milioni di km2 dovranno essere messi sotto protezione perchè ad altissimo rischio di conversione ad usi intensivi entro il 2030, e ovviamente, tale fenomeno potrebbe essere maggiore in Africa.
Gli autori dello studio scrivono: “Esiste una differenza di sette volte tra la quantità di habitat convertito negli scenari di utilizzo del territorio ottimistici e quelli pessimistici, che evidenzia l’opportunità di evitare questa crisi”
I governi dovrebbero affrettarsi ad attuare politiche favorevoli alla protezione di determinati territori a rischio ed evitare di raggiungere una perdita completa di biodiversità nel mondo.