Legambiente: aumentati fenomeni estremi, serve azione del Governo

Da parte di Legambiente sono stati condivisi i dati relativi ai i fenomeni meteorologici estremi che hanno avuto luogo in Italia durante i primi mesi del 2022. Rispetto allo scorso anno, la situazione è peggiorata.

Cambiamenti, Climatici

Che l’emergenza climatica sia sempre più tangibile è ormai chiaro e l’attuale situazione, le temperature atipiche e il clima compromesso in generale hanno portato a conseguenze sempre peggiori.

Non a caso secondo quanto perviene da Legambiente, i fenomeni meteorologici estremi in Italia sono aumentati sensibilmente negli ultimi periodi. Dal report Il clima è già cambiato dell’Osservatorio CittàClima 2022 realizzato da Legambiente con il contributo del Gruppo Unipol, si apprende infatti come nel primo periodo del 2022, gli eventi estremi in Italia siano aumentati del 27% rispetto all’intero 2021.

Il nuovo report di Legambiente

Temporale

Secondo quanto emerge dal report sopraccitato, gli eventi meteorologici estremi in Italia non sono aumentati e non solo durante l’ultimo anno, ma si sono intensificati sempre più da diverso tempo.

Basti pensare che negli ultimi 13 anni se ne sono verificati circa 1.503, con 780 comuni colpiti e 279 vittime; le regioni più colpite sono Sicilia (175 eventi), Lombardia (166), Lazio (136), Puglia (112), Emilia-Romagna (111), Toscana (107) e Veneto (101).

Dei 1.503 fenomeni estremi verificatosi a partire dal 2010, 529 sono stati casi di allagamenti da piogge, che aumentano a 768 considerandone gli effetti collaterali. Ciò che i dati riportati da Legambiente dovrebbero far emergere, sottolineano gli stessi autori del report, è innanzitutto l’urgenza di agire e per farlo serve che il governo si concentri sull’approvazione del Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici (PNACC).

L’Italia non è ancora tra i paesi che hanno adottato un serio piano per combattere l’emergenza climatica e comunque a farlo concretamente, per il momento, solo stati solo 24 paesi. Invece il monito di Legambiente dovrebbe essere quanto prima accolto, anche perché:

Grande assente l’Italia che per altro in questi ultimi 9 anni ha speso 13,3 miliardi di euro in fondi assegnati per le emergenze meteoclimatiche […]

Infine, nel commentare il report Il clima è già cambiato, Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente ha anche messo in chiaro:

È fondamentale approvare entro fine anno il Piano, ma anche definire un programma strutturale di finanziamento per le aree urbane più a rischio, rafforzare il ruolo delle autorità di distretto e dei comuni contro il rischio idrogeologico e la siccità, approvare la legge sul consumo di suolo, e cambiare le regole edilizie per salvare le persone dagli impatti climatici e promuovere campagne di informazione di convivenza con il rischio per evitare comportamenti che mettono a repentaglio la vita delle persone.