Legambiente: la burocrazia ferma la transizione energetica in Italia
Legambiente ha recentemente pubblicato il report “Scatto matto alle rinnovabili 2023” tramite cui ha reso nota l’allarmante situazione in cui si trova l’Italia per quanto riguarda l’installazione degli impianti fotovoltaici, ostacolata dalla burocrazia.
Secondo il rapporto di Legambiente “Scacco matto alle rinnovabili 2023“, l’Italia sta affrontando numerosi ostacoli normativi, burocratici e culturali che stanno frenando la transizione energetica del paese. Si tratta di una situazione allarmante, che potrebbe portare l’Italia a non raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione previsti dall’Europa.
Il nuovo report di Legambiente è stato presentato alla Fiera K.EY di Rimini insieme ad un pacchetto di proposte e ad un’analisi su 4 leggi nazionali e 13 leggi regionali che frenano la corsa delle fonti pulite.
Legambiente: autorizzato solo l’1% degli impianti fotovoltaici
Attualmente ci sono 1364 impianti in lista d’attesa in tutta l’Italia, che attendono le necessarie autorizzazioni amministrative per poter procedere. Il 76% di questi impianti è localizzato in Puglia, Basilicata, Sicilia e Sardegna.
Nel 2022, solo l’1% degli impianti fotovoltaici ha ricevuto il via libera, un dato preoccupante che indica un netto calo rispetto agli anni precedenti. Anche i dati dell’eolico on-shore sono altrettanto preoccupanti, con una percentuale di autorizzazioni rilasciate pari allo 0% nel 2022.
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Situazione allarmante: la proposta di Legambiente
Questa situazione è particolarmente allarmante se si considera il fatto che negli ultimi anni sono aumentati sia i progetti presentati sia le richieste di connessione alla rete elettrica nazionale di impianti di energia a fonti rinnovabili. Tuttavia, se l’Italia vuole centrare gli obiettivi di decarbonizzazione indicati dall’Europa, deve puntare con decisione sulle rinnovabili, l’efficienza energetica, l’autoproduzione, le reti elettriche e gli accumuli.
Per affrontare questa situazione, Legambiente propone l’aggiornamento delle Linee Guida per l’autorizzazione dei nuovi impianti, ferme al 2010, e una politica di breve, medio e lungo periodo che punti a centrare gli obiettivi di decarbonizzazione.
Il presidente di Legambiente, Stefano Ciafani, ribadisce che il paese non deve diventare l’hub del gas, ma quello delle rinnovabili, se si vuole veramente contrastare la crisi climatica e accelerare la transizione ecologica del paese.