L’innovativo sistema laser di ENEA che scova gli inquinanti nell’acqua
ENEA ha annunciato di aver realizzato un innovativo sistema laser che permette di individuare gli inquinanti presenti nell’acqua, anche a basse concentrazioni. Vediamo insieme come funziona la tecnologia sviluppata dall’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile.
ENEA è l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile ed ha recentemente annunciato di aver realizzato una tecnologia in grado di rilevare in tempo reale la presenza di sostanze inquinanti, anche a basse concentrazioni.
Scopriamo insieme di cosa si tratta.
Sistema laser che scova gli inquinanti: l’innovativa tecnologia di ENEA
ENEA ha realizzato uno strumento in grado di fornire informazioni sulla struttura chimica di inquinanti presenti in acqua grazie all’utilizzo di un dispositivo laser portatile che analizza l’interazione della luce con le molecole. La tecnologia si basa sulla spettroscopia laser Raman, che dà risposte rapide, non richiede particolari condizioni per le misurazioni e può essere applicata direttamente sul campione senza nessuna preparazione.
Quali inquinanti sono stati analizzati
Salvatore Almaviva è ricercatore ENEA del Laboratorio Diagnostiche e Metrologia presso il Centro Ricerche di Frascati e coautore dello studio pubblicato sulla rivista internazionale Sensors, insieme alle altre ricercatrici Antonia Lai, Florinda Artuso, Isabella Giardina e Alessandra Pasquo.
Almaviva ha dichiarato:
Abbiamo preso in esame gli inquinanti più comuni che è possibile trovare nelle acque di fiumi, laghi e bacini artificiali, come conseguenza di attività agricole e industriali. Queste sostanze mettono in pericolo gli ecosistemi naturali e rappresentano un rischio per la salute di uomini e animali quando quelle stesse acque vengono utilizzate per l’irrigazione in agricoltura e l’abbeveramento del bestiame, entrando così nella nostra catena alimentare.
La spettroscopia Raman è risultata efficace soprattutto nel rilevare nitrati e solfiti, ma sono stati presi in considerazione anche altri indicatori di inquinamento antropico, come batteri coliformi, il glifosato e altri inquinanti atmosferici provenienti dai gas di scarico delle automobili, i fosfati, presenti in genere nelle acque a causa dell’uso di detersivi (da scarichi domestici), concimi e i pesticidi agricoli.