Luce e gas: cosa cambia con il mercato libero e come evitare di pagare di più
Dal 1 luglio 2019 gli italiani dovranno scegliere un fornitore per i servizi di luce e gas: è questa infatti la data sancita per l’introduzione del mercato libero di questi servizi. Ma cosa significa, cosa cambierà e quanto ne sanno gli italiani? Ecco una ricostruzione dello stato dell’arte pre-liberalizzazione.
Cosa cambierà con il nuovo mercato libero di gas ed energia
Il 1° luglio 2019 cesserà di esistere il mercato di Maggior Tutela che finora ha raggruppato i fornitori che hanno aderito alle condizioni sancite dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas. Tutte le aziende diventeranno autonome nella formulazione della propria proposta tariffaria, decidendo che prezzo applicare ai servizi erogati. Si tratta di un cambiamento epocale: da un lato per la liberalizzazione di un mercato regolamentato, dall’altro lato perché sono ancora 20 milioni gli italiani che hanno la tariffa di Maggior Tutela e che dovranno scegliere entro il 1° luglio 2019 un piano tariffario nuovo, proposto dal libero mercato.
Come orientarsi nel nuovo mercato libero di gas ed energia
Cosa accade se la scelta del nuovo fornitore non avverrà entro il 1° luglio? Verrà attivata d’ufficio la tariffa del servizio di Salvaguardia, con il rischio di pagare bollette più salate rispetto ai prezzi del libero mercato. Perché? Tutta colpa del “parametro omega” che aumenta il prezzo di acquisto dell’energia dalla Borsa elettrica. Esistono già fornitori attenti a proporre offerte chiare e tariffe convenienti, come ad esempio Accendi luce e gas Coop, che dispone anche di un servizio clienti accorto e accessibile di persona presso un punto vendita Coop. La trasparenza delle offerte e delle bollette, e l’assistenza dei fornitori sono essenziali in questo periodo di transizione. L’articolo 62 della legge sulla Concorrenza chiarisce bene che il passaggio al mercato libero non è obbligatorio, tuttavia per non subire le esose maggiorazioni che spesso il servizio di Salvaguardia comporta, conviene giocare d’anticipo.
Bollette, queste sconosciute: 9 italiani su 10 non sanno quanto e cosa che pagano
Per orientarsi nel nuovo mercato di luce e gas è necessario essere informati. Ma prima di conoscere tutti i fornitori e scegliere quello più adatto alle proprie esigenze, è necessario conoscere bene i propri consumi, e 9 italiani su 10 non hanno un quadro chiaro della propria situazione. Un noto comparatore di offerte online ha condotto una ricerca su 225 mila italiani per sondare il grado di conoscenza dei propri consumi di luce e gas: è emerso che solo l’11% delle persone conosce i consumi energetici di casa, l’89% ne è all’oscuro. Percorrendo lo Stivale alla ricerca delle regioni più virtuose troviamo un podio così composto: al primo posto il Molise, dove il 15% degli interessati afferma di conoscere i propri consumi domestici, al secondo posto si qualifica il Veneto con il 13,3% e in terza posizione il Trentino Alto Adige, con il 12,8%. Fanalini di coda sono: la Campania (8,4%), la Sicilia (9,1%) e la Calabria (9,6%).