Magnolia: varietà, caratteristiche e coltivazione
La Magnolia è un genere botanico che comprende circa 80 specie, caratterizzate dalle grandi foglie e dalla fioritura appariscente. Molto apprezzate come piante ornamentali, sono praticamente d’obbligo se si ha a disposizione un bel giardino. Vediamo insieme le varietà e le caratteristiche di questo genere botanico e come coltivarlo.
Le magnolie sono un genere molto ampio e diffuso di alberi e arbusti originari di diverse zone, dalla Cina all’America centro-settentrionale, dal Giappone alla Corea. Si possono trovare specie sempreverdi o decidue, e riescono a crescere bene anche in Italia. In tutte le specie la fioritura è molto abbondante e appariscente, con colori vari da specie a specie. Viene molto impiegata a scopo ornamentale a causa della bellezza dei suoi fiori, e anche perché risulta relativamente semplice da coltivare.
Magnolia: varietà principali e coltivazione
Fra le specie ad albero coltivate per scopi ornamentali, le più diffuse sono la Magnolia grandiflora, la Magnolia obovata, la Magnolia precia e la Magnolia glauca. Tra le specie ad arbusto invece ci sono Magnolia liliflora e la Magnolia stellata.
La più comune rimane senza dubbio la Magnolia grandiflora, originaria dell’America settentrionale. Questo albero sempreverde può raggiungere i 25m di altezza. E’ molto diffusa in parchi e giardini, dove risalta per la sua ampia chioma e la sua maestosità. Le foglie sono molto grandi e alterne, di colore verde scuro brillante. I fiori color crema si sviluppano solitamente nei rami dell’anno e sono caratterizzati da un profumo intenso e gradevole. La fioritura può durare anche diversi mesi, solitamente da maggio a settembre.
Esigenze pedo-climatiche e avversità
La magnolia deve essere posizionata a mezz’ombra se si vive in zone con estati torride. Infatti non tollera bene le temperature troppo alte. Nelle zone con clima freddo sarebbe invece opportuno posizionarla in pieno sole. Il clima ideale per la magnolia è umido e caratterizzato da molte precipitazioni piovose. Bisogna tuttavia tenere a mente che la crescita della magnolia è molto lenta.
La messa a dimora può essere fatta in primavera o in autunno, l’importante è che non sia troppo freddo. Il terreno migliore è fertile e ricco di sostanza organica, ben drenato e profondo, dal pH lievemente acido. Le irrigazioni devono essere abbondanti e regolari, mentre gli interventi di potatura riguardano solo i rami secchi, alla fine della stagione invernale.
Può subire attacchi di muffa grigia, incrementati dal fatto che il clima ideale per la sua crescita sia caratterizzato da un certo valore di umidità. Può essere colpita anche da famigliola, funghi che causano marciume radicale. Altre avversità sono rappresentate dalle gelate tardive.