La teoria di Malthus e il problema della sovrappopolazione: aveva ragione?
Si parla ancora oggi della teoria di Malthus in merito alla sovrappopolazione e al grande problema dell’esaurimento delle risorse. Se ne parla ancora oggi, dopo più di 150 anni, perchè questo tema è attuale più che mai e non sono pochi coloro che sostengono che Malthus avesse ragione. Questo economista e demografo inglese, effettivamente, ci aveva visto lungo e forse vale la pena rivedere le sue teorie con occhi moderni: qualcosa di giusto, infatti, si intravede ancora.
Malthus e il malthusianesimo
Thomas Robert Malthus era un economista e demografo inglese, che visse a cavallo tra il 1700 ed il 1800 e dal quale deriva la dottrina moderna del malthusianesimo. Prima di andare nel dettaglio del suo pensiero, può essere utile sapere che Malthus era un religioso e che in gran parte della sua ideologia questo aspetto è più che evidente. Nonostante questo, però, molte delle cose che ha detto quasi due secoli fa erano effettivamente vere e ancora oggi sono in molti a sostenere l’importanza del suo pensiero.
Il malthusianesimo, come abbiamo detto, è una dottrina economica che si rifà alle tesi di Malthus e si concentra sul rapporto esistente tra popolazione e risorse naturali disponibili sul nostro pianeta. Secondo l’economista inglese, il progressivo aumento della popolazione rischia di avere esiti davvero funesti perchè le risorse disponibili non sono illimitate e sono destinate ad esaurirsi. Se quindi non viene posto un freno alla crescita demografica, la povertà e la fame nel mondo sono destinate a crescere sempre di più fino a raggiungere esiti catastrofici. Si tratta di un pensiero che ancora oggi, riletto in chiave moderna, suscita discussioni: ci sono infatti i sostenitori di questa ideologia ma ci sono anche coloro che sostengono che Malthus non abbia fatto i conti con altri aspetti.
La critiche di oggi alla dottrina di Malthus
Oggi sono molti coloro che non approvano il pensiero di Malthus: secondo infatti diversi studiosi, il demografo inglese non aveva fatto i conti con un aspetto fondamentale ossia con il progresso. Malthus sosteneva che l’ambiente non sarebbe stato in grado di rispondere alle esigenze di una popolazione mondiale in continua crescita, ma non poteva immaginare quanto il progresso avrebbe facilitato le cose. L’impiego di fertilizzanti per rendere il suolo più produttivo, le moderne tecniche di sfruttamento del territorio erano allora in gran parte sconosciute e grazie a queste le risorse oggi disponibili sono aumentate. Questa è la critica più lampante alla teoria di Malthus: allo studioso mancava un tassello fondamentale che sarebbe entrato in gioco dopo la sua morte.
Forse Malthus non si sbagliava affatto
Quello che gli studiosi moderni non tengono in considerazione sono gli effetti del progresso sull’ambiente. Se infatti Malthus sosteneva che la crescita della popolazione avrebbe ridotto le risorse disponibili, forse aveva ragione e oggi non siamo in grado di dargli torto. Se infatti da un lato il progresso ha permesso uno sfruttamento massiccio del suolo e delle risorse naturali, questo non significa che il futuro del Pianeta sarà roseo. Oggi forse possiamo ancora far convivere progresso e risorse, ma ben presto i danni che stiamo facendo all’ambiente assumeranno dimensioni insormontabili. Il progresso ha una doppia faccia, e non si può mai dimenticare che l’ambiente spesso ne paga le conseguenze.